La giunta comunale di Siena, nella riunione che si è svolta giovedì 4 aprile, ha deliberato il rinnovo del patto di collaborazione con l’associazione “Le Mura” per la valorizzazione della cinta muraria di Siena, valli verdi adiacenti e dell’immobile posto in via delle Terme denominato “Opificio delle mura”, nonché per la project partnership in progetti comunali. La proposta è arrivata dall’assessore all’ambiente e manutenzione aree verdi Barba Magi.
“Rinnoviamo – spiega Magi – la collaborazione con l’associazione culturale ‘Le Mura’ che già da alcuni anni agisce in sinergia con il comune di Siena per l’esecuzione di interventi finalizzati alla valorizzazione, conoscenza e salvaguardia della cinta muraria. Sono stati numerosi gli interventi attuati, mediante azioni di pulizia, recupero e progettazione di percorsi, anche in collaborazione con le contrade e con le principali istituzioni cittadine, con iniziative come ad esempio il recupero delle coltivazioni spontanee di luppolo nelle valli adiacenti alle mura, che hanno consentito la produzione della ‘Birra delle mura’. A questo si sono unite attività di recupero e valorizzazione di monumenti storici come l’oratorio del Beato Andrea Gallerani, attraverso la creazione di un laboratorio vetrina per la realizzazione di un workshop sulla cinta muraria e sulle valle verdi adiacenti e la promozione di un progetto per il recupero dei volumi interni di Porta Romana. L’associazione ha fornito anche supporto e project partenrship per progetti comunali come ‘Urbinat’, ‘Conversi’ e ‘Spessori urbani e territoriali’”.
Nel patto di collaborazione, che ha validità di quattro anni, si legge che “tra I’associazione ed il Comune di Siena è attiva una collaborazione per la valorizzazione, la conoscenza e la salvaguardia della cinta muraria di Siena e sulla fascia di terreno ad esse adiacente, che definisce e disciplina le modalità di collaborazione tra il Comune e I’associazione Le Mura, nell’organizzazione di attività svolte alla valorizzazione di questo patrimonio, comprese anche attività di controllo dello stato dei manufatti e interventi sulla fascia di terreno adiacente, concordati in fase di co-progettazione. In particolare, I’associazione, avvalendosi dei propri volontari, effettua interventi di manutenzione pulizia e rimozione delle piante infestanti nei terreni adiacenti alle mura per garantire l’accesso, stesura periodica di un rapporto sullo stato delle mura e segnalazione delle principali criticità evidenziando i tratti su cui ritiene di non poter intervenire autonomamente o che necessitino di interventi urgenti di manutenzione non praticabili dall’associazione; valorizzazione e gestione condivisa dell’immobile posto in via delle Terme denominato ‘Opificio delle Mura’ (ex Oratorio del Beato Andrea Gallerani); supporto e project partnership ai progetti comunali: progetto Urbinat, progetto Conversi e Progetto “Spessori urbani e territoriali” in collaborazione con l’Università la Sapienza”. “L’associazione – si legge ancora – effettuerà operazioni di pulitura a terra nelle zone limitrofe alle mura senza intervenire direttamente sul bene storico. Potranno anche essere previste azioni di raccolta fondi o ricerca di collaborazioni finalizzate ad interventi specifici che richiedano l’uso di mezzi o personale apposito. L’associazione, avvalendosi dei propri volontari, si propone di realizzare nel corso della durata del presente patto i seguenti obiettivi: rendere visibili gli interventi di recupero delle aree verdi lungo le mura e zone adiacenti; coinvolgere istituzioni, cittadini, turisti e operatori del territorio nelle attività legate al recupero e dalla valorizzazione delle mura e delle valli verdi; prosecuzione delle attività formative intraprese”.
L’Associazione si impegna, fra le altre cose, “a controllare ed a segnalare tempestivamente eventuali situazioni di pericolo che si dovessero presentare nelle aree oggetto di intervento” e “a procedere alla valorizzazione dell’‘Opificio delle Mura’ come laboratorio e vetrina verso la città dei progetti inerenti al tema delle mura e delle valli verdi, facendone un luogo aperto per attività di incontri, workshop, mostre, divulgazione di materiale informativo, esposizione di mappe, disegni, progetti, foto, plastici ecc. L’Opificio sarà pertanto il punto di coordinamento di tutte le attività attinenti al restauro e la valorizzazione delle mura e delle valli verdi”.