Prosegue lo scontro dialettico sul tema della comunità energetica a Siena. Dopo l’intervento di Enrico Tucci di Fratelli d’Italia, ecco la controreplica di Fabio Pacciani del Gruppo Misto.
“L’assessore Tucci con il suo intervento a favore di telecamera mi invita e ci invita, come associazione civica, a proseguire nell’opera di informazione dei cittadini senesi sul “buffo” caso della mancata adesione, da parte dell’attuale amministrazione del comune di Siena, alla costituita e funzionante comunità energetica Sienaenergie – afferma – possiamo facilmente comprendere che i partiti, nei fatti, non gradiscano affatto il confronto con i cittadini quando sono al governo e soprattutto quando non sanno spiegare e motivare le scelte fatte che sembrano uscire dal dovuto perseguimento del bene comune. Un’esperienza cittadina ultraventennale che non accenna a cambiare rotta, mentre intorno a noi c’è chi riesce a superare gli steccati di partito per lottare insieme verso obiettivi collettivi (vedi il caso di Arezzo dove sinistra e destra sono messe insieme per la stazione dell’alta velocità a Rigutino)”.
“Comprendiamo anche che, quando un assessore si trova in difficoltà nel fornire ai cittadini spiegazioni concrete, come in questo caso l’assessora Magi, il partito provi a erigere muri a difesa, attaccando chi invece chiede pubblicamente spiegazioni nell’interesse comunitario.
I fatti sono ben riassunti nell’interrogazione che ho presentato nell’ultimo consiglio comunale (vedere pagina Facebook e blog Area Civica)
In sintesi il Comune di Siena, su un tema di carattere eccezionale come quello dell’energia e del rischio di povertà energetica, non ha voluto aderire all’unica comunità energetica presente nel nostro territorio, a cui invece hanno aderito altre istituzioni a partire dall’università degli studi di Siena, preferendo impegnare circa 49.000 euro del bilancio pubblico comunale, a fronte dei 50 euro per l’adesione alla CER cittadina, per assegnare lo studio di fattibilità a una ditta fuori regione” prosegue.
“L’assessore Tucci chiede le mie scuse che peraltro io non ho ricevuto quando il suo partito e l’intera maggioranza non si presentarono in aula al momento della discussione della mia mozione che chiedeva l’adesione del Comune di Siena a Sienaenergie. Mi si dirà che quel comportamento fa parte della dialettica politica, esattamente come il mio però. Per cui niente scuse. Credo invece che la Giunta comunale debba scusarsi con i cittadini per questi 49.000 euro di soldi pubblici non indirizzati a valorizzare le competenze del nostro territorio e per la ritrosia nel mettere a disposizione di Sienaenergie parte del parco immobiliare comunale al fine di produrre energia elettrica per i senesi, attraverso energie rinnovabili locali. Sarebbe indispensabile ,in questo momento, rifuggire da incomprensibili logiche ed incrementare il confronto partecipato , ridurre l’arroganza da parte di chi amministra la Città e introdurre quella Concordia che, sola, puo’ ridare fiato e speranza ai Senesi” conclude.