Lunedì si è svolto il tentativo di conciliazione prefettizia tra la FP CGIL Siena e il Comune di Poggibonsi “e purtroppo, nostro malgrado, non è stato possibile arrivare ad una conclusione positiva” fa sapere FP CGIL Siena e componenti RSU CGIL Comune di Poggibonsi.
“Abbiamo dato la nostra disponibilità a firmare un accordo accogliendo i criteri per gli avanzamenti di carriera proposti dall’Ente per il 2023 e chiedendo l’impegno ad allargarli a partire dal 2024 nel rispetto di quanto previsto all’art 14 del CCNL 19/21 e nella consapevolezza che le risorse a disposizione dei Comuni sono poche, peraltro ulteriormente ridotte dall’ultima manovra del Governo” aggiunge il sindacato.
“Le nostre richieste sono volte a garantire equità nelle progressioni, non certo mettendo in discussione il merito, ma dando opportunità di avanzamento alle lavoratrici e ai lavoratori che hanno ricevuto una valutazione più che positiva. Il merito di cui parla l’Amministrazione non premia i tanti dipendenti che attendono anche 15-18 anni prima di aver diritto a una progressione, operatori della Polizia Municipale, impiegati, operai, educatori ed insegnanti che mandano avanti servizi preziosi per l’Ente, spesso fiori all’occhiello di questa Giunta, e per i cittadini” ancora la Cgil.
“Abbiamo anche chiesto che si lavorasse alla stesura, già dal prossimo anno, di un piano di formazione rivolto a tutti i dipendenti i cui esiti rappresentassero il terzo elemento, oltre alla valutazione del merito e l’anzianità di mancata progressione, per la crescita professionale. Ma evidentemente si preferisce che il progresso culturale sia rivolto a pochi, vista l’indisponibilità ad aprire i percorsi formativi a tutti prima del 2026” tuona il sindacato che prosegue così: “Un atteggiamento volto a chiudere tutte le porte, quello dell’Amministrazione comunale di Poggibonsi, che è l’unico Ente in tutta la provincia di Siena, anzi in tutta la Regione Toscana, che ha scelto di firmare un accordo di contrattazione decentrata con una sola sigla, peraltro senza la firma della RSU, Rappresentanza Sindacale Unitaria, soggetto negoziale eletto democraticamente da oltre il 90% delle lavoratrici e dei lavoratori del Comune” viene aggiunto.
“Un’occasione, quella di lunedì, persa e che avrebbe consentito non solo di ripristinare un corretto sistema di relazioni sindacali, ma anche di rimettere al centro dell’attenzione il riconoscimento della negoziazione e del confronto quale elemento determinante nella costruzione delle scelte. Invece si è preferito continuare con l’imperativo “E’ così, adeguatevi a firmare quanto proposto dal Comune”, che è di una gravità assoluta, figlio di una cultura retriva ed autoritaria che è sempre più dilagante nel Paese e che un esponente di una forza democratica come quella al governo del Comune di Poggibonsi dovrebbe combattere invece che cavalcare. E’ nel riconoscimento dell’espressione della maggioranza che si pratica la democrazia”.
“La FP CGIL e la RSU sono soggetti negoziali riconosciuti dal CCNL, dagli accordi quadro sulla rappresentanza nelle Pubbliche Amministrazioni e dallo Statuto dei Lavoratori e non lasceremo che le derive autoritarie mettano in discussione il valore della democrazia della rappresentanza nel nostro territorio, a maggior ragione in un Ente pubblico”.
“La componente CGIL della RSU del Comune di Poggibonsi intende chiarire sia che la Coordinatrice RSU – non Coordinatore – ha sempre espresso la volontà di procedere ad un costruttivo confronto, sia che la presenza della Coordinatrice al tavolo di contrattazione del 14 novembre non era certo a titolo personale ma in veste unitaria in rappresentanza di tutti i delegati, anche perché l’Ente aveva ricordato che le ore per i permessi sindacali erano esaurite. La RSU ha sempre operato nell’interesse dei dipendenti, lontana da logiche ideologiche e tantomeno da facili personalismi, e nessuno della Segreteria FP CGIL ha offeso la controparte”.
“Continueremo a batterci per ampliare i diritti delle persone e a svolgere la nostra funzione negoziale, per una maggiore giustizia sociale ed equità contrattuale, proseguendo nel percorso assembleare con le lavoratrici e i lavoratori del Comune di Poggibonsi e non escludendo, nell’ambito dello stato di agitazione del personale ancora in essere, la possibilità di ulteriori azioni rivendicative, sia di mobilitazione, sia volte a ripristinare, anche giuridicamente, un corretto sistema di relazioni sindacali dentro questo Ente” si conclude.
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