A seguito della condanna in primo grado a Milano degli ex amministratori Viola, Profumo e Salvadori, Mps ha deciso di cambiare la classificazione da ‘possibile’ a ‘probabile’ in merito ad una serie di controversie legali e richieste stragiudiziali. Lo si legge in una nota nella quale pero’ la banca non alza il sipario sugli accantonamenti aggiuntivi decisi.
“Il Consiglio di Amministrazione della Banca riunitosi in data odierna sotto la presidenza di Patrizia Grieco, con il supporto dei propri consulenti, ha attentamente esaminato il dispositivo della sentenza del procedimento penale 955/16 che ha visto la condanna dell’ex Presidente dott. Alessandro Profumo e dell’ex Amministratore Delegato dott. Fabrizio Viola, dell’ex presidente del Collegio Sindacale dott. Paolo Salvadori e della Banca in qualità di responsabile amministrativo ai sensi e per gli effetti del d.lgs 231/01. A fronte degli approfondimenti condotti, in attesa di poter disporre delle motivazioni della sentenza stessa e, sulla base del solo contenuto del dispositivo, la Banca ha comunque ritenuto opportuno cambiare la classificazione da “possibile” a “probabile” in merito ad una serie di controversie legali e richieste stragiudiziali. Conformemente alle previsioni di cui al principio contabile internazionale IAS 37 la Banca, coerentemente con quanto già fatto in passato, non fornisce informazioni circa l’importo degli accantonamenti effettuati”.