“Voglio iniziare con un ringraziamento a Roberta Ferri, addetta stampa del Comune che va in pensione”. Così il sindaco Nicoletta Fabio ha dato avvio alla tradizionale conferenza pre Palio. ” La stampa le ha reso merito – ha detto – ma anche io ci tenevo a farlo. La conoscevo già da prima di fare il Sindaco, conosco il suo valore e lascia una eredità importante”.
Nicoletta Fabio ha poi analizzato i quattro giorni di Palio: ” Siamo arrivati al 16 di agosto, è un Palio importante che vede alcune rivalità. Il giorno del Palio siamo però tutti rivali, così come tutti gli altri giorni siamo in faziosa armonia. La macchina comunale ha funzionato, affrontando anche alcune difficoltà, in particolare la serata del 14 che è stata complessa. Eravamo tutti certi che il tempo ci avrebbe assistito e invece ci ha sorpreso, ma ormai i cambiamenti climatici ci hanno abituato a queste urgenze. Abbiamo saltato due prove inevitabilmente, sempre per la tutela del cavallo e della Festa. Oltre alle prove e alla carriera ci sono altre celebrazioni altrettanto tradizionali e sono stati giorni particolarmente intensi. Stasera confidiamo nel meteo e nel buon senso. A me non piace dire che il Palio è una festa, perché non è una situazione di relax, ma è il rito di questa città da celebrare con tutti gli attori in campo a tutti i livelli. Io ho sempre richiamato alla ricerca di un bene che supera i singoli interessi, spero di essere stata ascoltata”.
Poi sulla presenza a presidiare il centro da parte della Celere: “Sono anni che sono presenti. Me ne sono occupata anche ai tempi di quando ero priore. L’attenzione alla sicurezza è molto intensa, non viviamo in una repubblica autonoma e quindi dobbiamo tollerare delle presenza così massicce a cui forse non eravamo abituati. Da parte mia c’è sempre la raccomandazione a chi di dovere di non essere invasivi, da parte di tutti noi deve esserci la consapevolezza che non sono i tempi della nostra nostalgia”.
In merito alla tematica del Palio bene immateriale dell’umanità, il sindaco ha spiegato: “Questa tematica arriverà anche in consiglio comunale. E’ stata fatta confusione fra tre cose: una è essere presenti nella famigerata lista della rievocazioni storiche; una è l’iscrizione ai beni Unesco dei beni immateriali ; uno è l’iter con il ministero della cultura che cita anche lì i beni immateriali. Negli anni andati c’è stata una richiesta per entrare nei beni immateriali che non andò a buon fine. Questa ipotesi è stata ripresa dal Magistrato delle contrade senza particolare entusiasmo e da questo punto di vista non è stata avviata la procedura. Ci sono i pro e contro come in tutte le cose, gli attori principali sono le contrade, è da loro che dovrebbe partire se ci dovesse essere questa esigenza, io non ho questa intenzione al momento. Oggi direi di no”.
E sul referendum proposto per abrogare il Palio: “La preoccupazione è relativa, certe proposte sono nate da un desiderio di visibilità. La sensibilità verso queste tematiche è aumentata a la preoccupazione è relativa”.
Un accenno anche al problema che potrebbero provocare le tante rivalità in campo: “L’auspicio è quello di un Palio tranquillo. Le rivalità fanno parte de gioco e non sarà nè la prima nè l’ultima volta. In passato ci sono state anche quattro coppie di rivali, non è una cosa nuova”.
Ed infine sulle sanzioni: “Esiste un regolamento. C’è un assessore che si dedica al Palio io ho evitato di fare il ‘primo round’ tra un Palio e l’altro perché secondo me conta l’annata paliesca nella sua totalità. Poi valuteremo se questa è la cosa più giusta”.