Sui dispositivi portatili per la dialisi e rischio contaminazione
Ricerca dell’Università di Siena premiata alla Conferenza europea di Sanità pubblica: il premio dedicato al “miglior poster” è stato attribuito al gruppo che opera nell’ambito della Scuola post laurea di Sanità pubblica, diretta dal professor Gabriele Messina.
Alla conferenza, organizzata a Lubiana dalla “European Public Health Association”, hanno partecipato 1500 delegati e 69 Paesi. I contributi scientifici della scuola senese sono stati ben 30 e hanno coinvolto numerose ed eterogenee aree della sanità: gli stili di vita salutari e non salutari, il tema del dolore e della violenza, l’igiene ambientale, le tossicodipendenze, la qualità dei servizi sanitari.
La ricerca premiata, attraverso un monitoraggio costante dei sistemi di trattamento delle acque di dialisi, ha evidenziato un maggior rischio di contaminazione a carico dei dispositivi portatili con sistema SDS (Single Dialysis System) a causa del loro utilizzo discontinuo. La ricerca è stata pubblicata con il titolo “Qualità microbiologica delle acque per emodialisi: quali i fattori di rischio? sul “Giornale Italiano di nefrologia”.
Lo studio, nato dalla collaborazione con l’Azienda ospedaliero universitaria Careggi e con l’Azienda Usl Toscana centro, è stato presentato da Gianmarco Troiano e che ha come coautori i professori Gabriele Messina e Nicola Nante dell’Università di Siena, Elisabetta Zanieri e Valeria Li Donni della Usl Toscana centro, Lea Magistri, Beatrice Pulci e Fabrizio Niccolini dell’Azienda ospedaliero universitaria Careggi. Il gruppo di ricerca in Sanità pubblica dell’Università di Siena ha già ricevuto numerosi riconoscimenti internazionali nei congressi di settore.
Elena Pianigiani