Sui crimini di guerra in Ucraina “bisogna contribuire fin da subito alla verifica dei fatti o delle responsabilità attraverso tutti i mezzi che il diritto ci mette a disposizione, proprio oggi una riunione del consiglio di sicurezza delle Nazioni unite discuterà il crescente numero di prove dei crimini di guerra che si stanno consumando sotto i nostri occhi”.
Lo ha detto il ministro della Giustizia Marta Cartabia intervenendo in videocollegamento alla due giornate di studi all’Università di Siena sul ruolo delle donne nei processi di pace. Cartabia ha poi citato quattro donne esempio: Irina Veneditkova, procuratrice generale di Ucraina; Carla Del Ponte, procuratrice capo del tribunale penale per l’ex Jugoslavia; Maria Bashir, ex procuratrice afghana; Eleonore Roosevelt, moglie dell’ex presidente Usa.
“Quattro donne che hanno in comune di essere giuriste – ha sottolineato – hanno dato un contributo specifico al mantenimento della pace e della risoluzione dei conflitti secondo le diverse modalità che il diritto offre ma che ci richiamano al binomio pace e giustizia, spesso sostantivi accoppiati, la storia ci dimostra la solidità di questo accoppiamento”.