“Comincia a distinguersi anche a Siena quello che probabilmente è la punta di un iceberg, ovvero lo sfratto degli esercizi commerciali morosità degli affitti. Bisogna evitare questo fenomeno”. Così Leonardo Nannizzi, Presidente provinciale di Confesercenti Siena, commenta le richieste di aiuto che anche intorno al nostro capoluogo arrivano da chi non ce la fa più a pagare i canoni di locazione dei fondi utilizzati per l’esercizio della propria attività”.
“E’ chiaro che è sempre difficile entrare nel merito dei rapporti tra privati, e quindi giudicare dall’esterno con completezza quello che porta ad uno sfratto – afferma Nannizzi – è evidente però che le circostanze attuali sono tristemente propizie per vicende di questo tipo, soprattutto se da parte di chi affitta non c’è sufficiente consapevolezza del momento che stiamo vivendo e delle sue conseguenze economiche”.
“Rilanciamo quanto esposto una settimana fa ai parlamentari eletti nel nostro territorio: il governo deve adottare una misura una tantum che congeli le morosità emerse in questi mesi, prorogando il blocco degli sfratti fino alla fine dell’emergenza, così da scongiurare il pericolo di un colossale contenzioso tra proprietari e inquilini. E poi, aggiornare la normativa sugli affitti che risale al 1978. In questa emergenza non possono pagare solo le imprese: bisogna trovare soluzioni che coniughino le esigenze dei proprietari con la crisi che esse stanno attraversando. Il credito d’imposta non è una misura risolutiva, perché avere un credito quando non ci sono redditi è come avere un auto senza possibilità di trovare benzina. Vanno trovati strumenti più adeguati, la rendita immobiliare non può dettare legge in questa fase”.