“Incrementare la produttività di questo Paese e dell’Europa vuol dire fare più consumi e più benessere – dichiara il presidente nazionale di Confindustria Emanuele Orsini – e quindi far crescere un paese col PIL. Però lo si deve fare con una politica industriale europea a lungo termine e una politica industriale italiana a lungo termine, perché il vero tema è che se noi oggi rimaniamo miopi, noi perdiamo pezzi che sono fondamentali, e penso anche all’Energia”.
Serve una politica industriale europea e italiana a lungo termine e con regole uguali per tutti per non perdere la competitività. È questo il messaggio cardine del presidente nazionale di Confindustria Emanuele Orsini presente all’assemblea generale di Confindustria Toscana sud che è andata in scena a Bagnaia. Un’esigenza che si lega strettamente anche all’emergenza energetica su cui il numero uno dell’associazione di categoria ha idee molto chiare.
“L’energia deve essere una rete unica nazionale – aggiunge Orsini incalzato dal giornalista durante l’Assemblea Generale -, perché non possiamo neanche pensare che il futuro sia uno spezzatino, che ogni impresa si costruisca un qualcosa per autoprodursi energia, perché la rete unica nazionale la salvaguardia. E l’altro punto è che dobbiamo incrementare l’indipendenza energetica di questo Paese. Benissimo il fatto che le fonti rinnovabili vengano incrementate, però anche dobbiamo fare un’operazione verità. Perché l’altra cosa che serve fare è cominciare a pensare a nuove tecnologie che in realtà non sono nuove. Cioè un micro-reattore nucleare perché di questo dobbiamo cominciare a parlare: noi oggi la sperimentazione sul nucleare la facciamo in Francia ma abbiamo 70 aziende che sono leader mondiali sul nucleare che vanno a fare manutenzioni nei reattori nucleari all’estero ancora attivi. Abbiamo eccellenze e la testa in Italia le portiamo all’estero, le costruiranno all’estero, per poi rivendercele in Italia. Il nostro obiettivo è costruire con l’Europa un percorso per avere un costo unico europeo dell’energia”.