E’ partita la maratona del Piano Operativo e della variante di aggiornamento del Piano Strutturale, adottati con deliberazione del Consiglio comunale n. 58 dello scorso 19 maggio. Il procedimento di formazione del Piano Operativo e della variante di aggiornamento del Piano Strutturale essendo soggetto agli istituti della partecipazione previsti dalla LRT 65/2014 ha visto la successiva fase relativa alle osservazioni molto partecipata. Con l’odierna seduta consiliare si è quindi aperto il dibattito sui contributi e osservazioni recepiti dal Comune. “Abbiamo esaminato – ha detto l’assessore all’Urbanistica Francesco Michelotti – quanto ci è pervenuto, principalmente dalla Regione e dalla Soprintendenza, oltre che dai vari soggetti cittadini”.
Il riepilogo è di 387 osservazioni formulate da soggetti esterni all’Ente; 4 osservazioni formulate internamente (Direzione Urbanistica, Direzione Nuove Opere (2), Direzione Turismo, Comunicazione e Commercio); 8 pervenute oltre i termini, di cui 2 oltre la data di certificazione del Segretario Generale.
“Alcune delle osservazioni – ha proseguito Michelotti – contengono poi al suo interno vari elementi che meritavano di essere analizzati, scomposti, controdedotti. Il lavoro dell’ufficio è stato capillare, attento, trasparente. Ringrazio quindi i progettisti e tutto l’ufficio tecnico che, di concerto con l’amministrazione, si sono confrontati in modo proficuo e continuo dal mese di agosto fino ad oggi. Nei tempi che ci eravamo prefissati, riusciamo a portare all’attenzione del Consiglio comunale un lavoro compiuto sul quale ci rimettiamo al massimo consesso cittadino”.
Dopo aver illustrato, nel corso delle cinque sedute tenutesi, alla Commissione consiliare Assetto del Territorio le osservazioni pervenute e le modifiche rispetto all’adozione, spetterà ora al Consiglio comunale la decisione sulle singole osservazioni, il loro accoglimento o meno, partendo dalla proposta dell’Ufficio tecnico.
All’esito della votazione il Piano sarà definito, completo, in modo da essere trasmesso in Regione. “Ho già avuto modo di dire in passato – ha evidenziato l’assessore – che il passaggio finale alla Regione Toscana, successivo al voto del Consiglio comunale, di fatto svuota le prerogative dello stesso, concentrando i poteri in capo alla Regione, e sminuendo incomprensibilmente il ruolo del massimo organo elettivo cittadino. Il Consiglio comunale dovrebbe, infatti, essere sovrano sulle scelte urbanistiche del proprio Comune. Ad ogni buon conto, l’amministrazione ha completato tutti i passaggi e l’iter è nella fase finale. Auspichiamo che nei primi mesi dell’anno diventi “operativo” per dare certezza alle previsioni e permettere una veloce ripartenza economica dopo la crisi dovuta all’emergenza epidemiologica. Il lavoro fatto va nella direzione di semplificare, chiarire alcuni aspetti delle norme, permettere gli interventi richiesti laddove possibile, ma sempre nell’assoluto rispetto delle norme di rango sovraordinato”.