Sorprese e colpi di scena per la composizione del nuovo Consiglio Comunale, nonostante alcune previsioni sull’attribuzione dei seggi con il metodo D’Hondt la lista ufficializzata dei nuovi consiglieri comunali ha riservato qualche eccellente esclusione e imprevedibilità.
La prima sorpresa e forse più rumorosa è stata l’esclusione di Claudio Marignani, leader di Sena Civitas, che, nonostante le 75 preferenze ottenute a pari merito con Chiara Parri, non entrerà in Consiglio. Un colpo di scena perché con lo stesso numero di preferenze, di diritto, per una questione di età, lo stesso Marignani avrebbe dovuto ottenere lo scranno, ma così non è stato. Infatti dal tribunale è arrivata la comunicazione che l’ex consigliere regionale avrebbe in realtà ottenuto una preferenza in meno rispetto alla collega Chiara Parri, un voto di scarto sufficiente a far entrare lei per Sena Civitas. Una vicissitudine su cui Marignani vuole glissare, tanto da dichiarare che avrebbe comunque lasciato spazio ai più giovani: concordando con la stessa Chiara Parri di iniziare i lavori per alcune settimane, superando il momento delle nomine e delle commissioni, per poi dimettersi lasciando il posto alla stessa Parri. Così non sarà, perché Marignani non entrerà, ma la cosa certa è che Sena Civitas farà parte a tutti gli effetti della maggioranza, uno scranno in più quindi a sostegno del centrodestra e di Nicoletta Fabio rispetto ai già 20 di diritto. Un accordo stilato su diversi punti già nei giorni successivi al primo turno del 14 e 15 maggio che rafforza la già strutturata maggioranza di governo della città.
Altra sorpresa è quella di Monica Casciaro, candidata di Siena Sostenibile con il Polo Civico, che scippa il posto di minoranza in Consiglio a Francesco Carnesecchi del Partito Democratico, scendendo così a quattro la rappresentanza Dem a Palazzo Pubblico.
Poi ci sarà da considerare i tanti eletti pronti a lasciare per i prevedibili ingressi in Giunta, tra i certi Lorenzo Lorè che verrebbe sostituito da Marco Falorni, il leghista Massimo Bianchini al cui posto entrerebbe Francesco Mastromartino e i meloniani Barbara Magi, Riccardo Pagni e Michele Capitani che lascerebbero lo scranno a Enzo De Risi, Alessia Pannone e Sarah Campani. Altro assessorato sicuramente toccherà ad una donna della lista Siena in tutti i sensi: la maggiore indiziata è Micaela Papi che farebbe entrare il giovane Leonardo Pucci.
A lasciare il suo posto è sicuramente Emanuele Montomoli, decisione espressa a urne chiuse il lunedì del primo turno e che lascerà lo scranno a Gianluca Marzucchi, figlio dell’ex consigliere uscente Mauro Marzucchi.
Ultimo nodo da sciogliere sarà quello del Presidente del Consiglio Comunale, un ruolo di garanzia, che potrebbe toccare alla minoranza, alla minoranza civica però, nessuna concessione al centrosinistra. Per questo i nomi papabili restano quelli di Fabio Pacciani, candidato sindaco per il Polo Civico e Vanni Griccioli di Per Siena, a meno che il centrodestra non decida di ricadere su una pedina di fiducia, magari civica, all’interno delle due liste civiche Siena in tutti i sensi oppure Movimento Civico Senese che diligentemente sono state al fianco dei partiti in questo lungo percorso che ha portato alla vittoria lampante del centrodestra.