Il 36enne di Colle Val d’Elsa ha raccontato la sua versione dei fatti al giudice durante l’interrogatorio di garanzia: “Il ragazzo ha fornito un’età falsa per iscriversi alla chat online”
E’ stata convalidata la misura cautelare degli arresti domiciliari per il 36enne di Colle Val d’Elsa accusato di aver stuprato un ragazzo di 13 anni. Oggi si è tenuto, di fronte al gip Ilaria Cornetti, l’interrogatorio di garanzia nel corso del quale l’uomo ha chiarito la sua posizione, assistito dall’avvocato Massimo Rossi, suo legale difensore insieme all’avvocato Andrea Bozzi. Stando alla versione dei fatti dell’accusato, non ci sarebbe stato alcun adescamento. Il minorenne si sarebbe iscritto a una chat gay online nonostante vigesse l’obbligo della maggiore età, fornendo quindi un’età non corrispondente al vero: i due si sarebbero incontrati una sola volta, consumando un rapporto non completo, filmato da un video poi recuperato nel telefono del ragazzino. Il 36enne, che aveva dei sospetti sull’età del ragazzo, avrebbe saputo la verità solo dopo l’incontro sessuale. Adesso rimarrà ai domiciliari – attenuati dal giudice – in attesa che la Procura, il fascicolo è in mano al pm Nicola Marini, effettui ulteriori indagini.
C.C