‘Edilizia Sportiva, Motore di Sviluppo: Priorità, Strategie e Opportunità’. Questo il titolo del convegno che si è tenuto oggi al complesso didattico San Francesco dell’Università degli studi di Siena. La piaga degli impianti sportivi, pochi e in pessime condizioni, è argomento di attualità. I relatori hanno spaziato da esempi nazionali virtuosi a storie legate al territorio passando per le opportunità da cogliere in questo campo.
“Gli investimenti sull’edilizia sportiva hanno un impatto importante sullu crescita economica e culturale sportiva di una comunità” evidenzia il rettore Roberto Di Pietra. “Abbiamo acceso un faro e una luce sul tema per dare gli stimoli giusti, speriamo di essere, da costruttori, gli esecutori dei vari progetti mettendo mano a palazzetto, stadio e piste ciclabili” aggiunge Giannetto Marchettini, Ance Siena.
Le questioni più spinose riguardano lo stadio Artemio Franchi e il palasport di Viale sclavo. “Dobbiamo distinguere tra i casi di palazzetto e stadio, e quelli che riguardano le tante realtà di impiantistica del territorio come Taverne e camposcuola, qui i lavori vanno avanti” precisa il vice sindaco Michele Capitani. Se per lo stadio la vicenda è arenata da tempo in ambito giudiziario per il palazzetto la situazione è diversa. “C’è il secondo stralcio dei lavori che non ferma l’attività sportiva, ma l’obiettivo – afferma – è il 2027 quando scadrà l’antisismica, dovremo farci trovare pronti. Avere strutture datate è una criticità, in passato non è stata fatta una idonea manutenzione”.