Quello di ieri sera, lunedì 17 marzo, è stato il primo incontro di “Costone in Dialogo”. Al PalaOrlandi, infatti, la società della Piaggia ha voluto far incontrare atleti, famiglie e istruttori per dare vita a un dialogo su temi fondamentali come la tutela dei minori, i problemi legati all’adolescenza e non solo. In questa circostanza, infatti, è stato anche presentato il nuovo Codice etico del Costone, che mira proprio a sensibilizzare e tutelare certi aspetti della vita dei più giovani.
L’incontro, guidato da Valentina Cappelli, membro del consiglio direttivo del Costone e responsabile del safeguarding, con la collaborazione del responsabile organizzativo del settore giovanile David Fattorini, ha avuto come punto centrale proprio la presentazione del nuovissimo Codice etico e di comportamento. Il codice mira a garantire il rispetto reciproco, contrastando fenomeni di bullismo, di discriminazione e anche di violenza di genere, con un’attenzione particolare alla tutela dei minori all’interno dell’ambiente sportivo.
Durante la serata, Cappelli ha illustrato anche il ruolo del safeguarding, figura istituita con l’intento di monitorare e prevenire situazioni problematiche, offrendo supporto e protezione ai giovani atleti. Nel corso dell’intervento, è stato inoltre affrontato il tema del bullismo, sottolineando l’importanza di riconoscerne i segnali e di intervenire tempestivamente. Il fenomeno bullismo, inoltre, sarà oggetto di approfondimento anche nei prossimi incontri del percorso formativo.
Oltre alla serata dedicata ad atleti e genitori, è già in programma un incontro riservato agli allenatori e agli istruttori, finalizzato ad approfondire le problematiche legate all’adolescenza e a fornire strumenti utili per identificare e affrontare comportamenti devianti all’interno dei gruppi sportivi. Cogliere i segnali del disagio per prevenire le criticità deve essere l’obiettivo.
L’iniziativa “Costone in Dialogo” rappresenta un progetto ambizioso e innovativo, che dimostra l’impegno della società sportiva nell’educazione e nella crescita personale dei propri giovani atleti, promuovendo un ambiente sicuro e rispettoso per tutti i partecipanti.
