Dopo le festività pasquali la Toscana rimarrà in zona rossa. A stabilirlo è stata l’ordinanza del ministro della Salute, Roberto Speranza, sulla base dei dati emersi dal monitoraggio della cabina di regia, con il tasso di positività regionale che raggiunge i 261 casi ogni 100mila abitanti.
Tutta l’Italia in zona rossa oggi, poi da martedì 6 aprile, come previsto dal nuovo decreto Covid, nel Paese tornerà anche la zona arancione. Dopo Pasqua e Pasquetta con il massimo livello di restrizioni, regole ad hoc per gli spostamenti e qualche deroga per le visite a parenti amici, domani cambieranno di nuovo i colori di alcune regioni così come le misure in vigore. Veneto, Marche e Provincia autonoma di Trento si apprestano a passare in zona arancione, come previsto dall’ordinanza del ministero della Salute, con divieti meno rigidi sulla base dei dati sul contagio del coronavirus.
I provvedimenti fanno salve eventuali misure più restrittive già adottate sui territori. La mappa dell’Italia dal 6 aprile vedrà quindi in zona arancione Abruzzo, Basilicata, Lazio, Liguria, Marche Molise, Sicilia, Sardegna, Umbria, Veneto e Province autonome di Bolzano e di Trento. Sarà ancora zona rossa, invece, per Calabria, Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Piemonte, Puglia, Toscana, Valle d’Aosta. Alle Regioni in zona gialla si applicano fino al 30 aprile le stesse misure della zona arancione. Le regole potranno essere allentate, con restrizioni più soft, sulla base dei dati dei contagi e dei progressi della campagna di vaccinazione. Meno casi e più dosi, quindi, potrebbero portare all’adozione di misure e regole meno rigide.
La novità, legata al nuovo decreto governativo, riguarda la scuola: possono tornare in aula da domani anche in zona rossa i ragazzi di asili nido, scuole dell’infanzia, scuole primarie e scuole medie, fino alla classe prima.