Il Covid continua a circolare e per le persone fragili, immunodepresse e anziane è ancora pericoloso. È quanto emerge dagli ultimi dati raccolti dall’unità Covid del Policlinico Le Scotte, nella quale , nonostante un numero sempre minore di ricoverati a causa dell’infezione, è stata riaperta la terapia intensiva con due pazienti Covid positivi intubati.
La buona notizia – conferma Federico Franchi, responsabile Covid Unit Aou senese – è il numero dei pazienti ricoverati che si più o meno dimezzato negli ultimi dieci-quindici giorni: siamo passati dai 50-60 pazienti stabili ad un numero attuale che si è stabilizzato intorno ai 30 pazienti. Sono pazienti fragili, pazienti molto anziani e di questi una cifra che oscilla tra la metà e un terzo sono venuti in ospedale per problemi di altra natura. La sintomatologia grave da Covid, come siamo stati abituati a vedere nei periodi scorsi è sempre meno frequente. Dei due pazienti che sono nell’area intensiva uno si è presentato con problematiche prevalentemente respiratorie, l’altro è in rianimazione per motivi non collegati al virus”.
Un ulteriore rischio potrebbe essere rappresentato anche dalle nuove varianti che stanno iniziando ad arrivare. La speranza è che abbiano la stessa virulenza di Omicron, che si è dimostrata molto più contagiosa ma allo stesso tempo molto meno aggressiva rispetto a quelle precedenti.