Crac Mens Sana 1871, chiesti 5 anni e mezzo di condanna per Massimo e Filippo Macchi

Curatela fallimentare chiede 1,2 milioni di risarcimento. Per il pm avrebbero “aggravato un dissesto già in corso”, mettendo in atto “condotte delittuose che hanno reso irreversibile il default”

Di Claudio Coli | 17 Ottobre 2024 alle 23:00

Crac Mens Sana 1871, chiesti 5 anni e mezzo di condanna per Massimo e Filippo Macchi

La Procura di Siena ha chiesto oggi in aula la condanna a 5 anni e mezzo per Massimo e Filippo Macchi, i due imprenditori ex amministratori di fatto e di diritto della Mens Sana 1871, il club cestistico di viale Sclavo che aveva raccolto l’eredità della gloriosa Mens Sana Basket finendo però fallito dopo essere stato escluso per insolvenza dal campionato di A2, al termine di una lunga agonia societaria e tecnica nella stagione 2018-2019. 

Nella sua requisitoria la pm Silvia Benetti ha affermato che i due imputati, accusati di reati fallimentari e bancarotta documentale, avrebbero “aggravato un dissesto già in corso”, mettendo in atto “condotte delittuose che hanno reso irreversibile il default”. Per il pm è provato anche il reato di bancarotta documentale, dal momento che la contabilità non sarebbe stata tenuta “in modo limpido, chiaro e trasparente”.

In aula hanno discusso anche le parti civili, tra cui la curatela fallimentare, la quale ha richiesto 1,2 milioni di euro come risarcimento. La sentenza è prevista per metà novembre. 

Claudio Coli

Nato a Siena il 20-07-1990, è iscritto all'ordine dei giornalisti come giornalista pubblicista dal 25 marzo 2013. Ha iniziato a scrivere di sport, in particolare di pallacanestro, seguendo l'epopea della Mens Sana Basket negli anni duemila. È poi passato alla cronaca locale e da alcuni anni si occupa anche di cronaca nera e giudiziaria.



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