Il tribunale di Siena ha assolto con formula piena, perché il fatto non sussiste, l’ex presidente di Siena Biotech Vittorio Galgani e l’ex ad Giovanni Gaviraghi, finiti a giudizio in relazione al crac, avvenuto nel 2015, della società di sviluppo e ricerca legata a Mps. A fronte di una pesante richiesta di pena da parte della Procura di Siena di 4 anni per entrambi gli imputati, con tanto di pene accessorie ed interdizioni, il collegio presieduto dal giudice Ottavio Mosti, dopo un’ora di camera di consiglio ha emesso un verdetto assolutorio.
Al centro del procedimento c’era un contratto di affitto, e poi di acquisto, del centro ricerche dato in concessione a Siena Biotech nel 2008, un immobile di proprietà della Sansedoni Spa, oggi sede di TLS e all’asta. Soddisfatti per l’esito processuale i legali dei due imputati, l’avvocato Enrico De Martino per Galgani, che ha evidenziato la correttezza di tutte le condotte dei vari personaggi coinvolti, e il collega Niccolò Pisaneschi, in difesa di Gaviraghi, il quale invece ha tenuto a sottolineare l’assenza di correlazione tra l’operazione del centro ricerche, che ritiene corretta e conveniente, e il fallimento della società.
C.C