Crisi Covid-19, come cambia il settore immobiliare? Il punto di La Commare (FIAIP Siena)

Il presidente della Federazione Italiana Agenti Immobiliari Professionali: "L'emergenza sanitaria lascerà il segno ma non necessariamente in negativo"

Di Redazione | 21 Aprile 2020 alle 13:42

Crisi Covid-19, come cambia il settore immobiliare? Il punto di La Commare (FIAIP Siena)

Come cambierà il mondo immobiliare dopo il Covid-19? Quale sarà l’impatto su  Compravendite e affitti? E il futuro stesso dell’abitazione? A fare una panoramica su uno dei settori più importanti e strategici per la città è Francesco La Commare, presidente del collegio provinciale FIAIP, la Federazione Italiana Agenti Immobiliari Professionali.

La casa in questo periodo rappresenta veramente un luogo sicuro per tutti noi, una sicurezza che ci sta mostrando l’importanza e l’utilità di alcuni spazi. “La permanenza forzata a casa ci ha fatto prendere ulteriormente consapevolezza che non si tratta solo di stanze, muri e pareti bensì di un luogo sicuro dove stare, un luogo che ci sta proteggendo
dal virus. Vivendo per tanto tempo le nostre case ci rendiamo conto degli spazi utili ed importanti che abbiamo o di cui avremmo bisogno, ma anche di quelli spazi futili di cui, forse, potremmo fare a meno scambiandoli con altri”. Cambieranno quindi le nostre priorità in futuro? “Decisamente, sì. Parlando in questi giorni con i nostri clienti, con cui siamo rimasti continuamente in contatto, ci spiegano come sia cambiata la scala delle priorità per la scelta della prossima casa. In base alla composizione familiare, infatti, saranno rivalutati gli spazi esterni esclusivi come un balcone, una terrazza o un giardino ma anche gli spazi studio per permettere il lavoro agile in smart working. Per le famiglie numerose anche la possibilità di avere una dispensa o una lavanderia. Insomma, tutte quelle comodità che permetterebbero di sfruttare meglio un periodo come quello che stiamo vivendo, volgendo grande attenzione alla luminosità naturale degli ambienti”.

Potrebbero cambiare così anche le prospettive e le valutazioni progettuali dei costruttori edili? “Confrontandomi con loro su quello che potrà essere il futuro dell’abitazione abbiamo riscontrato la necessità di una progettazione che vada verso una fruizione in benessere e comodità, con spazi interni ben esposti e luminosi oltre ad esterni esclusivi per godere
della vita all’aria aperta. Dove possibile è bene progettare e realizzare anche spazi comuni per la condivisione di servizi come lavanderie, palestre e spazi esterni attrezzati per i bambini, gli anziani e gli animali da compagnia”. Quanto all’accesso al credito, questo è il momento giusto per verificare mutui e fare surroghe? “Siamo in un periodo in cui l’accesso al credito segna uno dei minimi storici con tassi molto bassi sia per mutui a tasso fisso che variabile. Pertanto beneficiare di questi prestiti è adesso molto più vantaggioso così come è interessante adesso la valutazione del mutuo che si è contratto anni fa per verificare la possibilità di risparmiare andando a richiedere, gratuitamente, una surroga a tassi migliori.
Un servizio che FIAIP mette a disposizione dei propri clienti grazie ad Auxilia Finance tramite consulenza gratuita del credito anche in videochiamata”.

State valutando nuove modalità di presentazione e promozione degli immobili? E soprattutto, quale sarà il ruolo futuro dell’agente immobiliare? “Le difficoltà di questo periodo ci hanno portato, grazie alla formazione a distanza messa prontamente a disposizione dalla nostra Federazione, a valutare certamente nuove modalità grazie ai video, ai virtual tour ed alla realtà aumentata. Anche la firma a distanza di incarichi, proposte e contratti, attraverso la firma elettronica qualificata o la firma digitale, è una realtà ormai già presente e non più del futuro. Come categoria auspichiamo di poter riaprire presto in sicurezza le nostre agenzie immobiliari per tornare a svolgere il nostro ruolo sociale caratterizzato da una dedizione sincera al cliente, sempre con la massima onestà ed integrità. Siamo pronti a definire un protocollo di misure precauzionali e di sicurezza per lo svolgimento della nostra professione sempre più orientata al web e a ridurre al massimo il contatto fisico con il cliente. Un modo per tutelare l’intera comunità consentendo al tempo stesso il soddisfacimento delle esigenze di prima necessità legate alla casa”.



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