-4,55% a 2,3 euro
Giorni difficili per Mps. Gli sviluppi politici stanno affondando i mercati che oggi hanno spinto Mps a toccare in Borsa i suoi nuovi minimi storici a 2,3 euro, a -4,55%. La banca senese in Borsa continua a scontare più di altre il rischio politico, intanto rimane vuota la casella del suo maggiore azionista.
Se l’Italia è senza un governo, Mps è una banca senza un “padrone”, dal momento che il Tesoro azionista al 68% resterà una casella da riempire fino alle possibili prossime elezioni anticipate. gli sviluppi politici sono quelli che stanno affondando i mercati e che oggi hanno spinto proprio Mps a toccare in Borsa i suoi nuovi minimi storici a 2,3 euro.
Poco importa quindi se il management è “salvo”, con l’ad Marco Morelli che resta al suo posto: la banca senese continua a scontare più di altre il rischio politico. Dallo scorso 16 febbraio, quando sono iniziate le turbolenze in Borsa, le azioni della banca senese hanno lasciato sul terreno il 24,4%. Mps ha bruciato così circa 900 miliardi di capitalizzazione, di cui 600 milioni in conto al Tesoro. Inoltre Mps secondo uno studio della Credit Suisse è uno degli istituti più colpiti dal balzo dello spread.