Crisi stabilimento Beko Siena, istituito un tavolo permanente per monitorare la situazione

In Provincia era convocato il coordinamento istituzionale. Tavolo per monitorare le mosse dell'azienda, del Governo e la situazione del sito di viale Toselli

Di Redazione | 25 Novembre 2024 alle 17:15

Crisi stabilimento Beko Siena, istituito un tavolo permanente per monitorare la situazione

E’ stato istituito tavolo permanente sul caso Beko, per monitorare l’evoluzione della volontà dell’azienda, delle eventuali azioni del governo a tutela del lavoro, della situazione relativa alla proprietà del sito industriale. Questo quando deciso al termine del coordinamento istituzionale convocato dalla presidente della provincia Agnese Carletti oggi nel primo pomeriggio, per affrontare in maniera unitaria la grave crisi occupazionale.

Al tavolo, che ha riconfermato la propria vicinanza alle lavoratrici e ai lavoratori, hanno preso parte, oltre al sindaco del Comune di Siena Nicoletta Fabio, anche i sindaci dei Comuni della provincia, i parlamentari di riferimento per il territorio Francesco Michelotti (FdI), Tiziana Nisini (Lega), Silvio Franceschelli (Pd), il presidente della Camera di Commercio di Siena e Arezzo Massimo Guasconi, il presidente Associazione Industriali Toscana Sud Fabrizio Landi e i rappresentanti delle organizzazioni sindacali Cgil, Cisl, Uil e di categoria. La riunione, rispetto alla quale i partecipanti hanno riconfermato l’impegno a seguire la vertenza ciascuno nell’esercizio delle funzioni ricoperte nell’ambito del proprio ruolo istituzionale e di rappresentanza, è stata l’occasione per un approfondito scambio di informazioni in vista del prossimo tavolo di crisi convocato da Ministero delle imprese e del Made in Italy a Roma il 10 dicembre. Il tavolo di coordinamento degli enti locali tornerà a riunirsi all’esito dell’incontro al ministero.

L’assemblea dei lavoratori si terrà il 28 novembre per decidere come far proseguire la vertenza dal 2 dicembre. Sempre il 28 novembre tutte le opposizioni presenteranno un’interrogazione urgente in Consiglio comunale e una delegazione di lavoratori potrebbe recarsi proprio in consiglio.



Articoli correlati