Crollo cantiere Esselunga, Giani: "Trave non a regola d'arte o messa male". Impresa appaltatrice: "Sopraffatti da stupore e cordoglio, siamo a disposizione"

"I tre operai feriti stanno meglio, sono tutti in grado di rispondere, di essere vigili". Lo ha detto il presidente della Regione Toscana, che stamani è andato all'ospedale di Careggi

Di Redazione | 17 Febbraio 2024 alle 14:28

Crollo cantiere Esselunga, Giani: "Trave non a regola d'arte o messa male". Impresa appaltatrice: "Sopraffatti da stupore e cordoglio, siamo a disposizione"

C’è anche un operaio 24enne, di nazionalità marocchina, tra le quattro vittime recuperate dai vigili del fuoco a Firenze, tra le macerie del cantiere in via Mariti, dove si stava realizzando un nuovo supermercato Esselunga. Le altre vittime accertate sono un altro marocchino di 43 anni, un tunisino di 54 anni e l’unico italiano, il 60enne Luigi Coclite. Tre operai di nazionalità rumena sono ricoverati all’ospedale fiorentino di Careggi, e “rispondono positivamente alle terapie”. Lo rende noto l’Azienda ospedaliera Careggi specificando che “il paziente operato per trauma cranico è in condizioni stabili e in terapia intensiva post-chirurgica”, che “un secondo paziente sarà operato nei prossimi giorni alla colonna vertebrale ed è in terapia intensiva”, mentre “il terzo paziente è in terapia sub intensiva per trauma toracico, nei prossimi giorni sarà sciolta la prognosi”.  L’impresa appaltatrice fa sapere all’ANSA che è a disposizione delle autorità “per assicurare tutte le condizioni atte a fare chiarezza su questo drammatico incidente”. “Una tragedia immane, siamo sopraffatti dallo stupore e dal cordoglio – affermano i responsabili di Attività Edilizie Pavesi (Aep)- . “È il momento del silenzio e del dolore”.

Sul crollo del cantiere adesso si concentra l’attenzione sulla grande trave di cemento armato che improvvisamente è caduta. “I motivi possono essere due- ha detto il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, che stamani è andato all’ospedale di Careggi per visitare i tre operai feriti dopo il crollo del cantiere di ieri in via Mariti – , che la trave di cemento armato portata dall’esterno non fosse a regola d’arte, nel momento in cui è stata posizionata e può essersi distrutta da sola, mentre l’altro caso è che sia stata collocata in modo non perfetto e quindi nello sviluppo del cantiere il cattivo posizionamento ne abbia determinato la progressiva caduta”.  “Dobbiamo creare più deterrenza – ha aggiunto Giani -. Il concetto dell’omicidio sul lavoro deve entrare a pieno titolo nel codice penale. Dopo quello che è accaduto ieri c’è tanta rabbia, ma soprattutto tanta voglia di non vedere più sul nostro territorio situazioni del genere. Firenze e la Toscana sono sempre stati un esempio per la sicurezza sul lavoro, noi abbiamo investito tanto in iniziative che sono state leader a livello nazionale, pensiamo a quanto successo con la catastrofe di Teresa Moda”, capannone a Prato dove morirono otto lavoratori cinesi in un incendio mentre ci dormivano dentro. “Facemmo un protocollo di intesa con procura, vigili del fuoco e Asl – ha ricordato – e noi ci abbiamo messo gli ispettori regionali”. In merito al protocollo del cantiere trasparente per le opere pubbliche non applicato in via Mariti, Giani ha sottolineato che in questo caso si tratta di un cantiere privato. “Occorre che anche in questi ci sia rigore nell’applicazione – ha spiegato -, La magistratura sicuramente ci darà le indicazioni su come procedere oltre. Io comunque sono convinto che occorra creare più deterrenza”. Per quanto riguarda le leggi regionali, il presidente della Regione ha rimarcato la volontà di “ricreare quel gruppo di lavoro che avevamo fatto per Teresa Moda, per applicarlo anche sui cantieri edili di Firenze, visto che nella nostra città il processo di modernizzazione ci porta a vedere tanti cantieri” aperti o che apriranno”.



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