La ricetta per una società più inclusiva la Scuola Edile di Siena l’ha presentata questo pomeriggio all’incontro dal titolo “Cultura, Mestiere e Cittadinanza”. Si tratta di un nuovo progetto Erasmus che ha al centro della sua mission l’inclusione sociale e professionale dei tanti allievi migranti della scuola attraverso il binomio perfetto tra formazione e conoscenze culturali del territorio e della città per una integrazione a 360°.
“È un progetto interessante perché va a stimolare, oltre all’aspetto formativo, anche l’aspetto culturale di tutte le nostre attività che facciamo – lancia l’iniziativa Stefano Cerretani, Direttore Scuola Edile di Siena -. Cerchiamo di migliorare con strumenti innovativi oltre la formazione, anche l’integrazione attraverso obiettivi comuni, proprio per dare anche al mercato del lavoro persone qualificate ma anche integrate nel territorio. I nostri allievi partecipanti ai nostri corsi, oltre all’attività formativa, andranno anche in giro per la città proprio per migliorare il loro aspetto civico e culturale”.
Il progetto fa parte della selezione 2023 dell’Agenzia Erasmus Plus e vede come capofila Artemisia Formation, una scuola di decorazione e pittura di Parigi che ormai da decenni ha attuato questo sistema di integrazione bilaterale. Presenti all’iniziativa anche Smiltene Tehnicums, una scuola di formazione professionale di Smiltene in Lettonia e il Comune turco di Bursa.
“Per me è importante formare senza escludere – afferma Fabien Gandolfi, Direttore di Artemisia Formation -, perché se escludiamo le persone nascono i problemi. È importante che ogni persona venga riconosciuta per le sue competenze e anche per la sua motivazione di integrarsi in un territorio. Sono 25 anni che stiamo lavorando con ongi tipo di pubblico senza discriminazione. Abbiamo visto che non basta apprendere le tecniche per potersi inserire nel mercato del lavoro, è importante per noi anche dare i codici, codici professionali, ma anche culturali per permettere non solo l’accesso al lavoro, ma anche il mantenimento nel posto e permettere anche una progressione sociale, culturale e professionale”.