Dal colore delle foglie alla forma del becco degli uccelli, ha rivoluzionato l’immagine del mondo che ci circonda, dandogli un senso nuovo: la Teoria dell’Evoluzione si è celebrata in tutto il mondo il 12 febbraio con il Darwin Day, nell’anniversario della nascita di Charles Darwin. Numerosi gli eventi in Italia e a Siena si è partiti da tre domande: “Quanto ne sai sull’ “abominevole mistero” di Darwin? Quali le tracce dello scienziato all’Orto Botanico dell’Università di Siena? Ed è davvero possibile vivere sui ghiacci?”. L’appuntamento, che si è tenuto nell’Aula Magna Storica del palazzo del Rettorato a Siena, è stato un’importante occasione per riflettere sull’attualità del pensiero darwiniano e sulle sue applicazioni nel panorama scientifico contemporaneo.
Il primo intervento è stato tenuto dal professor Massimo Nepi, che ha affrontato un tema che Darwin stesso definì un “abominevole mistero”: l’evoluzione delle piante a fiore. A seguire, Ilaria Bonini, direttrice del Museo Botanico dell’Università di Siena, ha evidenziato come è presente Darwin nell’Orto Botanico dell’Università di Siena. Partendo dalle osservazioni del naturalista durante il viaggio sul Beagle e dalle sue successive ricerche sulle piante, si è parlato di come i giardini botanici possono essere utilizzati per approfondire i meccanismi dell’evoluzione e la selezione naturale sia dagli studiosi, che dai visitatori curiosi. Infine, Barbara Valle, ricercatrice dell’Ateneo, ha guidato il pubblico alla scoperta della vita nei ghiacci con l’intervento “Vivere sul ghiaccio: adattamenti estremi della biodiversità glaciale”. Attraverso l’analisi dei collemboli, piccoli invertebrati perfettamente adattati alla vita sui ghiacciai, sono state esplorate le strategie evolutive che consentono la sopravvivenza in ambienti estremi, sollevando domande su quanto l’habitat glaciale possa davvero essere considerato ostile. L’edizione 2025 è stata organizzata dal Sistema Museale Universitario Senese (SIMUS) e dal Dipartimento di Scienze della Vita, in collaborazione con National Biodiversity Future Center.