David Rossi: alle Iene la testimonianza sui "festini" di un ex carabiniere

Le Iene riportano la deposizione di un ex comandante di stazione, depositata in Procura a Genova un anno e mezzo fa: "Iniziai ad indagare su dei festini ma fui fermato da un magistrato"

Di Redazione | 16 Dicembre 2020 alle 1:13

David Rossi: alle Iene la testimonianza sui "festini" di un ex carabiniere

Antonino Monteleone e Marco Occhipinti de le Iene sono tornati nella puntata di questa sera sul caso della discussa morte a Siena di David Rossi, ex capo comunicazione di Mps, raccontando, come sostiene la figlia della compagna dell’uomo, Carolina Orlandi, “che alcuni atti di indagine potrebbero essere spariti, per poi essere ritrovati ma mai analizzati”. Il giudice dovrà decidere giovedì sulla richiesta dei pm di Genova di archiviare le indagini sui presunti abusi d’ufficio dei loro colleghi magistrati di Sienacontro la quale si è opposta la famiglia Rossi.

Protagonista della puntata stavolta è il racconto di un carabiniere in pensione, ex comandante di una stazione, sentito nel luglio 2019 ad indagini difensive dalla famiglia Rossi, circa i presunti festini hard alla presenza di personaggi di spicco della magistratura e della Siena bene. Si tratta di una deposizione depositata in Procura a Genova un anno e mezzo fa. “Questa persona non è stata sentita a Genova, nè è stata valutata la sua deposizione” afferma alla trasmissione di Italia 1 Carolina Orlandi.

“Appena arrivato alla stazione un magistrato mi disse: Siena è un’isola felice, non fare indagini, non mi denunciare persone – racconta alle Iene l’ex militare, che cita l’episodio legato all’indagine su delle opere d’arte rubate, due putti rinascimentali, che sarebbe stata scoraggiata dal pubblico ministero – feci comunque la consegna al legittimo proprietario, il pm mi disse che mi avrebbe indagato per favoreggiamento esterno di reato”. “Mi capitò un altro caso simile, partì in quarta con una perquisizione – continua – fui chiamato in Procura e da quel momento non feci più operazioni”.

“Un pluripregiudicato avrebbe detto più volte al nostro teste, che aveva il compito di sorvegliarlo presso gli arresti domiciliari, che a casa sua si svolgevano festini a base di cocaina, alla presenza di un magistrato” aggiunge la Orlandi nel servizio.

“Io parlandoci gli chiesi se aveva paura a raccontare queste cose, lui mi disse che aveva tutto registrato, dei filmini – è il racconto dell’ex comandante riportato da le Iene – disse che se gli fosse successo qualcosa, sarebbe saltata tutta Siena”. L’uomo, sarebbe infine morto suicida in carcere. “Caso archiviato” sottolinea la Orlandi, che sostiene nella sua intervista: “I servizi segreti sapevano dei festini e dei filmati rispetto a questi, volevano capire dal carabiniere dove venivano custoditi”.

“Mentre facevo il comandante – prosegue il racconto del militare riferito da le Iene- mi arrivò per posta un esposto dove indicavano che dentro il seminario arcivescovile di Siena si tenevano dei festini alla presenza di magistrati, del segretario del vescovo, del cappellano militare dei paracadutisti, la miglior crema di Siena. Facevano i festini dentro il convento arcivescovile di Siena”.

Prosegue la testimonianza riportata dal programma di Mediaset: “Appena iniziate le indagini mi chiamò il magistrato e mi chiese se mi era arrivato l’esposto, mi fermò e disse che avrebbe condotto lui l’indagine e che un agente di polizia giudiziaria sarebbe venuto da me a ritirare l’esposto, non dovevo fare nè fotocopie nè foto. Mentre ancora ci stavo parlando, mi suonò al campanello la Polizia Giudiziaria”. “I miei superiori infine, da un giorno all’altro, mi tolsero il comando e mi trasferirono per incompatibilità ambientale” conclude l’ex carabiniere.

 

 



Articoli correlati