Il sindaco annuncia il condono per le micro-violazioni in campo edilizio.
L’ex primo cittadino: “Il Comune non ha strumenti normativi autonomi in grado di prevalere sulle norme in materia urbanistica emanate da Regione e Parlamento”
Ha fatto discutere l’annuncio fatto ieri dal sindaco Luigi De Mossi, durante la presentazione della nuova Giunta, di una serie di sanatorie per gli imprenditori edili che compiono micro-violazioni. Questo il commento dell’ex sindaco Bruno Valentini:
“A cosa serve la sanatoria edilizia? – scrive Valentini sul suo profilo social – L’istituto della sanatoria edilizia può servire a regolarizzare tutte quelle situazioni in cui si è agito in assenza dei prescritti permessi e autorizzazioni. Tecnicamente, infatti, una sanatoria è un provvedimento amministrativo in grado di rendere legale un’attività precedentemente considerata illecita. Al di là di ogni considerazione morale (soprattutto per l’incentivazione oggettiva verso ulteriori abusi), il Comune di Siena, al pari di ogni altro Comune italiano, non ha strumenti normativi autonomi in grado di prevalere sulle norme in materia urbanistica emanate dalla Regione e soprattutto dal Parlamento”.
“A meno che non si voglia forzare la mano agli uffici comunali od alla Sovrintendenza chiedendo un’interpretazione “elastica” delle leggi. Se intendono mantenere fede a questa promessa, ne vedremo delle belle, anche in termini di rischi a cui potrebbero sottoporsi funzionari comunali, professionisti e proprietari. Ad ogni modo, questa dichiarazione è avvenuta il 9 luglio 2018. Conterò ogni giorno che passerà per vedere se rispetteranno questo impegno preso con i cittadini di Siena. Il sindaco è un avvocato, l’assessore all’urbanistica è un avvocato e pertanto sanno bene il significato di questo annuncio. Se vogliono correggerlo o rettificarlo, lo facciano rapidamente altrimenti scatta il timer”.
“Cosa diversa dalla “sanatoria” è intervenire per regolarizzare alcuni procedimenti urbanistici di oltre 50 anni fa, ai quali mancavano gli originali delle autorizzazioni paesaggistiche. Problema che è stato già risolto grazie alla positiva collaborazione con il Ministero dei Beni Culturali e la locale Sovrintendenza”.