A margine della visita del presidente della Regione Toscana all’ospedale le Scotte di Siena – dove i numeri dei ricoveri sono sempre più alti con forte rischio per le altre attività sanitarie – anche il dg del policlinico Antonio Barretta e il sindaco Luigi De Mossi si sono intrattenuti con i cronisti per affrontare i principali temi legati all’emergenza sanitaria in corso.
Per far fronte all’emergenza, l’ospedale Santa Maria alle Scotte sta estendendo la propria bolla Covid e ha allestito un nuovo setting assistenziale per pazienti affetti da Sars-Cov2 al piano 6 del lotto 3 dell’ospedale Santa Maria alle Scotte, dove era situata la UOC Medicina interna e della complessità: 30 i nuovi posti letto a cui vanno aggiunti gli 8 della nuova terapia intensiva. In totale la capacità complessiva dell’ospedale si attesta a circa 160 posti letto per pazienti Covid tra terapia intensiva, sub-intensiva e degenza medico-chirurgica. Attualmente sono 109 i pazienti con Sars-Cov2 ricoverati alle Scotte: un numero che rappresenta il nuovo picco di ricoveri raggiunto alle Scotte dal 27 febbraio 2020, data del primo ricovero assoluto all’ospedale di Siena. Su 109 ricoverati, 17 i pazienti in terapia intensiva, 2 dei quali in ECMO (circolazione extracorporea), e 24 con assistenza respiratoria tramite casco e 66 posti letto di tipo medico.
“Il nostro piano d’emergenza prevede la progressiva riconversione di alcune aree in bolle Covid e la conseguente contrazione di altre – ha detto il professor Antonio Barretta -. Negli ultimi giorni abbiamo aumentato la nostra capacità ricettiva per i pazienti con Sars-Cov2. Ci tengo a ringraziare il Presidente Giani per la visita e il supporto costante, e tutti i nostri professionisti per la disponibilità e gli sforzi profusi: nonostante lo straordinario impegno dell’ultimo anno, ognuno di loro si sta adoperando al massimo anche nelle delicate fasi di trasformazione e predisposizione delle bolle Covid”.
“I ricoveri sono cresciuti, oggi sono 109 – fa sapere Barretta – abbiamo incrementato di 40 posti la nostra capacità ricettiva, la speranza è che il dato possa rallentare. Il bando per trovare nuove strutture atte alle attività sanitarie day surgery e chirurgia ambulatoriale ? Ci consentirebbe di abbattere le liste di attesa, il bando è venuto fuori quando i numeri non erano così alti. Mi scuso con chi è in lista, non possiamo fare altrimenti. I fronti sono due: il Covid e il resto delle attività e delle urgenze. 160 è il numero massimo di ricoveri per Covid, non lo possiamo oltrepassare”.
Il sindaco De Mossi: “Il territorio tiene grazie al sostegno da parte dell’ospedale e degli operatori, l’obiettivo è far sì che il carico di lavoro sia standardizzato e si possa rispondere alle esigenze Covid ma non solo – spiega – da questo punto di vista siamo in contatto continuo con Regione e ospedale, che sta facendo un lavoro straordinario. Le scuole chiuse? Il rapporto educativo è fatto di interazione e socialità, lo sappiamo, ma dobbiamo valutare gli aspetti sanitari – sottolinea – i più piccoli sono molto esposti ultimamente, abbiamo cercato di allungare il periodo di chiusura per sterilizzare le scuole. Non solo i ragazzi e le famiglie, e c’è anche il tema degli operatori scolastici. Sono sempre scelte dolorose e critiche, capisco che le famiglie hanno esigenza di mandare i bimbi a scuola – conclude – ma non possiamo sovraccaricare l’ospedale e superare certe soglie”.