“Va concordato preventivamente un piano strategico di ripresa economica una volta passata l’emergenza sanitaria, ognuno faccia la sua parte”. Questo il monito lanciato dal sindaco Luigi De Mossi oggi nel consueto appuntamento in videoconferenza con i media.
De Mossi, dopo aver snocciolato i numeri messi in campo da Fises – che ha attivato un plafond straordinario per le imprese nel campo del commercio, turismo, artigianato, industria, agricoltura e servizi da 4 milioni di euro – ovvero 14 richieste già deliberate per quasi 600mila euro e altre 100 in fase di esame, ha lanciato un appello affinchè la Camera di Commercio, ma sopratutto Fondazione Mps, si muovano con azioni concrete.
“Con banche e Fises ci intratterremo per un piano di sostegno finanziario al tessuto economico, ora Fondazione Mps deve fare la sua parte – punge il sindaco – è necessario che la Fondazione metta a disposizione risorse per la Fises e trovi un sistema per erogare finanziamenti, diversamente può fare una bella donazione al Comune di Siena. Ricordo che in passato le risorse non sono state utilizzate come un buon padre di famiglia avrebbe dovuto, spesso per iniziative non encomiabili” bacchetta il primo cittadino senese.
De Mossi ha specificato che il suo “non è un attacco”, “mi sveglio preoccupato pensando alla la seconda fase di questa emergenza, che sarà ancora più complicata – assicura – passato il momento della crisi sanitaria, dobbiamo saper cadenzare le riaperture e non sarà facile, il cittadino pretenderà che arrivino delle risposte dal Comune e dalle categorie economiche. Per questo – osserva – va anticipato un piano strategico, come ad esempio fatto dall’ospedale con il pre triage per i contagiati da Covid-19. Il mio è uno sprone affinchè si faccia la giusta attività. Oggi è il momento di mettere in campo una progettazione di tutte le forze, senza nessuna differenza, se non ci muoviamo ora non saremo pronti dopo”.