“Un numero ingente di cavalli, 150, sono tutti in buone condizioni, sono stati tenuti bene e ringrazio per questo i proprietari. Una certa vulgata animalista ci vuole far passare come torturatori di cavalli, in realtà l’amore per il cavallo si è dimostrato forte anche durante gli anni di pandemia”. Lo ha detto oggi il sindaco di Siena Luigi De Mossi, presente al secondo giorno di pre visite al Ceppo.
Speranza e date decisive: “Speriamo di fare il Palio in condizione di festa di popolo, il mio ufficio sta lavorando molto bene, dovremo aumentare il numero delle uscite dalla conchiglia stessa – ancora il sindaco nel fare il punto della situazione – Il 30 giugno si dovrebbe uscire da ogni restrizione, vorrei capire se è possibile anticipare di qualche giorno, magari il 25, il 26 c’è la presentazione del Palio. Va monitorato però l’indice della pandemia, quando cala l’attenzione ci sono le recrudescenze”.
Le novità tecniche: “I cavalli che fanno per la prima volta la notte alla Tratta? Ne parlerò con i veterinari, poi faremo le valutazioni. Utilizzeremo il canape tradizionale, il cigno sarà sperimentato nelle corse di addestramento”.
Il tema squalifiche: “L’amnistia non la faccio, se ci sono altre proposte dalle 17 contrade sarò lieto di valutarle, deve essere una decisione condivisa. Sull’amnistia non se ne discute, le sanzioni intendo mantenerle”.
Un Palio Straordinario? “Deve essere richiesto nelle forme che sappiamo, eventi eccezionali, come la fine della guerra o della pandemia, potrebbero magari essere due occasioni per fare lo straordinario, ma bisogna essere nelle condizioni di poterlo fare” conclude il sindaco.
