Il Comune stringe le maglie su suolo pubblico e decoro del centro storico in attesa della scadenza della proroga delle agevolazioni post Covid e lo fa con un’ordinanza, firmata dal sindaco Nicoletta Fabio e adottata anche da altre realtà della Toscana, che prevede sanzioni amministrative e chiusura dell’esercizio per un periodo non inferiore ai cinque giorni in caso di mancato rispetto dei regolamenti in materia di suolo pubblico e decoro urbano. L’ordinanza, che sarà trasmessa a tutti gli esercenti per Pec, entrerà in vigore da domani, mercoledì 27 settembre. A presentare il documento l’assessore alla sicurezza e polizia municipale Enrico Tucci, l’assessore al commercio e turismo Vanna Giunti e l’assessore al decoro urbano Barbara Magi, insieme al comandante della Polizia Municipale di Siena Marco Manganelli.
“Ricordiamo sempre due cose: – ha spiegato l’assessore Enrico Tucci– il centro storico di Siena è Patrimonio Unesco ed il suolo è pubblico, cioè di tutti, e quando ne facciamo un uso privato lo togliamo ai cittadini. Per questo vogliamo una città più ordinata e vivibile per tutti, sia per decoro che per sicurezza. Gli eccessi sono sotto gli occhi di tutti, e per questo è iniziata già da tempo un’operazione di controllo con sanzioni nei confronti di coloro che avevano esagerato. Abbiamo trovato anche situazioni di suolo pubblico non pagato per 12mila euro, ma pensiamo che fino ad oggi la sanzione è stata molto mite, 121 euro ed il ripristino. La sola sanzione amministrativa non bastava evidentemente e per questo, come già avvenuto in altri comuni toscani, abbiamo deciso di aggiungere un’ulteriore sanzione accessoria che comporta la chiusura del locale”.
“Le concessioni post Covid – ha aggiunto l’assessore Barbara Magi – sono state troppe quantitativamente e anche qualitativamente. Servono regole di decoro anche per quanto riguarda tavoli e ombrelloni, e la nuova ordinanza legata al suolo pubblico, essendo fortemente collegata anche a problemi di decoro urbano, riguarderà anche irregolarità di utilizzo del sovra suolo. Molti commercianti hanno sfruttato il momento legato al Covid come un lascia passare per tutto, spesso anche compromettendo il decoro cittadino. In certe situazioni l’esposizione di prodotti o di merce in vendita ha letteralmente tappezzato le mura e le strade della nostra città. Sarà nostra cura predisporre un aggiornamento dei regolamenti vigenti perché nel 2024 la città risulti più pulita e ordinata”.
“La decisione di un’ordinanza – ha detto l’assessore Vanna Giunti – deriva anche dalle istanze di molti attori coinvolti, in primis i cittadini, che hanno visto sottratta una parte esagerata del loro suolo pubblico. Il comportamento esagerato da parte di alcuni, danneggia tutti gli altri. Quello a cui noi aspiriamo è ad una città ordinata, nella quale il turista possa trovare quello che si attende da un sito Patrimonio Unesco. Credo che cercare di stabilire delle regole, che anticipino il ritorno alla normalità previsto dal 31 dicembre 2023 sia necessario per restituire in alcuni casi la giusta dignità al nostro centro storico. Siamo vicini alle categorie produttive, ai residenti e agli ospiti della nostra città e lo dimostriamo con i fatti”.
Tra le novità che saranno introdotte anche la creazione di un “nucleo di vigilanza del centro storico Unesco” della Polizia Municipale del quale fanno parte 14 agenti ed un ufficiale. “Siamo partiti – sottolinea il Comandante della Polizia Municipale Marco Manganelli – dalla definizione riportata nella proclamazione del centro storico di Siena come sito Unesco. E’ nata infatti l’esigenza di ricercare e di mettere in campo una tutela particolare per questa parte di città, individuando un gruppo di agenti che quotidianamente prestano servizio nel centro storico, giovani che conoscono anche lingue straniere e sono particolarmente motivati. Sono stati coinvolti in questo progetto per tutelare maggiormente il centro storico di Siena in materia di decoro e rispetto dei regolamenti e per osservare con occhio diverso i cambiamenti che ci sono dal punto strutturale ,commerciale e anche sociale. La nostra volontà, insieme a Sindaco e assessorati di competenza, è migliorare le condizioni di fruibilità di questa parte del territorio comunale, che è fragile e delicata sulla quale eventuali criticità possono avere anche connotazioni purtroppo irreversibili sul patrimonio artistico e storico. E’ una grande responsabilità quella che abbiamo di fronte a tutta la comunità”.
“Sulla scia di questa ordinanza – conclude Manganelli – bisogna prendere atto che alcune disposizioni saranno modificate e aggiornate per renderle più consone e attuali, adeguati alle esigenze e le necessità della città e di coloro che la vivono quotidianamente per residenza, lavoro, turismo”.
Ma cosa succederà dopo il 1 gennaio 2024 quando la proroga attuale sarà scaduta? “La situazione delle concessioni di suolo pubblico tornerà al pre Covid – ha spiegato l’assessore Enrico Tucci – e solo a quel punto gli esercenti che vorranno modifiche dovranno richiedere una revisione”.