Decreto Milleproroghe fa scattare la polemica
Il congelamento per due anni dei fondi per le periferie deciso nel decreto Milleproroghe ha fatto scattare la polemica. Ad essere bloccata nello specifico è la seconda tranche del Piano periferie istituito dai governi Renzi e Gentiloni che prevedeva in totale 2,1 miliardi di finanziamenti dallo Stato. A Siena in prima fila la parlamentare Susanna Cenni. “La sospensione del Bando periferie voluta dal Governo Di Maio Salvini è una decisione preoccupante e gravissima, che danneggia non solo i Comuni, ma anche i cittadini e le imprese – afferma la parlamentare Cenni – . In Toscana parliamo di un blocco di quasi 390 milioni di euro per 12 progetti con 207 interventi sui territori”.
Cerca di placare le polemiche la sottosegretaria Laura Castelli, dichiarando che l’intervento si è reso necessario per rispettare una sentenza della Corte costituzionale: “Rivendichiamo con orgoglio la modifica che sblocca finalmente 1 miliardo di euro per investimenti. È il colmo che oggi il Pd ci attacchi visto che ha votato a favore dell’emendamento ma, soprattutto, dopo che ha promesso dei fondi con una norma sulla quale è intervenuta una pronuncia di illegittimità costituzionale: le sentenze della Consulta non valgono più per il Partito democratico?”.
Intanto i consiglieri comunali del gruppo PD di Siena Alessandro Masi, Luca Micheli, Giulia Periccioli e Bruno Valentini, hanno presentato al sindaco di Siena un’interrogazione urgente. La convenzione sottoscritta da Bruno Valentini con il Presidente del Consiglio Paolo Gentiloni solo un anno fa, permetteva di contribuire a progetti che valgono complessivamente 15 milioni, con interventi finalizzati a migliorare il decoro urbano, incentivare la manutenzione e il riuso delle aree pubbliche e delle strutture edilizie nei quartieri di San Miniato, Taverne e Isola d’Arbia.
“Ci sono progetti importantissimi. Solo a Taverne d’Arbia il decreto coinvolge il completamento della messa in sicurezza dell’Arbia, il completamento dell’impianto sportivo, ereditato dal disastro della gestione Mezzaroma, che vale 1 milione di euro, vari interventi sulla viabilità e il completamento del palazzo dell’associazione Pubblica Assistenza – afferma ai nostri microfoni l’ex sindaco Bruno Valentini -. A San Miniato la fine degli interventi del contratto di quartiere e il completamento dell’immobile di proprietà comunale che avremmo recuperato mettendolo a disposizione dell’università per stranieri. Inoltre questo è un atto formalmente irregolare”
Il sindaco De Mossi, precisa di aver già parlato con il Ministro Centinaio in merito al Decreto: “Ho avuto una lunga conversazione telefonica con il Ministro Gian Marco Centinaio in merito all’emendamento al Decreto Milleproroghe – ha spiegato il sindaco Luigi De Mossi – Ho illustrato quali sarebbero le criticità per Siena e quali progetti questa Amministrazione dovrebbe mettere in attesa. Pertanto ci riserviamo di trattare questo importante argomento direttamente con i ministri Salvini e Centinaio e con il Sottosegretario Giorgetti con i quali sono in costante contatto”.
Ma per l’ex sindaco Bruno Valentini una chiamata non è sufficiente: “Parlare con un ministro, se loro confermano quello che hanno votato, non è sufficiente – afferma l’ex sindaco Valentini ai nostri microfoni – . Bisogna protestare ed unirsi agli altri sindaci che sono insorti, come il sindaco del Pd di Prato Matteo Biffoni, il sindaco di centrodestra di Arezzo Alessandro Ghinelli e il sindaco di Livorno del Movimento Cinque Stelle Filippo Nogarin. Io capisco che ci sono convenienze politiche perché se il sindaco ha vinto è grazie all’appoggio della Lega, ma serve mobilitarsi”.
Simona Sassetti