Disposizioni urgenti in materia di semplificazione edilizia e urbanistica finalizzate a fornire un riscontro immediato e concreto al crescente fabbisogno abitativo, supportando, al contempo, gli obiettivi di recupero del patrimonio edilizio esistente e di riduzione del consumo del suolo. Sono questi in sintesi i punti su cui si fonda il decreto salva casa che dovrebbe servire per snellire le procedure per professionisti e utenti. Le categorie interessate si sono riunite ieri all’auditorium di Chianti Banca per fare il punto.
“Il Salva Casa o legge 105 del 2024, è una legge ampia che comprende urbanistica e edilizia – ha spiegato Anna Bianco presidente dell’ordine degli Architetti di Siena” .
Una legge che aggiungerà burocrazia o snellirà il lavoro di tutti?
“Troppo presto dire se aggiungerà o toglierà tanti paletti. Il prossimo incontro sarà con i tecnici di tutti i comuni per confrontarci e capire il loro punto di vista, perché saranno loro a dover dare il via libera definitivo alle pratiche che noi presenteremo di tutto quello che negli anni si è accumulato ed è rimasto bloccato”.
La speranza dei costruttori è quella che si possano sbloccare molte pratiche e che la legge sia chiara anche per le pubbliche amministrazioni che devono recepirla. Cosa cambierà in sostanza per i cittadini e per i professionisti?
“Norme e legge che avranno un impatto usl territorio, speriamo quello giusto – ha detto Giannetto Marchettini presidente Ance – questo governo sembra intenzionato a sbloccare certe situazioni che non sono gravi ma che mettono dei paletti anche alle compravendite degli immobili. Quello che per noi di Ance è auspicabile, è che ci sia un confronto con le pubbliche amministrazioni”.
Di certo il Decreto Salva Casa, smuoverà qualcosa e potrebbe portare soldi nelle casse elle pubbliche amministrazioni, se ci sarà un recepimento delle nuove norme.