Dei (Asl Tse) a Siena Tv: "Prime dosi, indietro la fascia 20-29 anni. Vaccini nelle scuole al via"

Il direttore sanitario dell'azienda sanitaria locale a Siena Tv: "Caos Omicron durante le feste, nel senese dal 20 dicembre al 15 gennaio ci sono stati 13mila casi, fino ad allora erano stati 20mila. Fondamentale la semplificazione burocratica, ora un nuovo modello gestionale per la sanità".

Di Redazione | 26 Gennaio 2022 alle 11:12

Dei (Asl Tse) a Siena Tv: "Prime dosi, indietro la fascia 20-29 anni. Vaccini nelle scuole al via"

Ospite di Buongiorno Siena in diretta su Siena Tv, la dottoressa Simona Dei, direttore sanitario Asl Tse, ha fatto il punto sulla situazione pandemica Covid, dai vaccini fino alla riorganizzazione del sistema sanità, passando dalla gestione del tracciamento.

Vaccini, l’andamento: “I nostri centri sono tutti aperti, insieme alle Scotte andiamo molto bene. Le prenotazioni non sono così piene rispetto alle scorse settimane ma organizziamo anche gli open day per dare la possibilità a tutti. L’obbligo vaccinale per i 50enni ha dato una spinta, portando alla vaccinazione persone finora recalcitranti. Nella sud est resta in difficoltà per la prima dose la fascia 20-29 anni rispetto agli altri territori toscani, non abbiamo i numeri che ci aspettavamo”.

Il progetto dei vaccini nelle scuole: “Abbiamo scritto alle scuole nei giorni scorsi chiedendo spazi, anche per il camper vaccinale, siamo convinti di fare un buon lavoro. Ci sono state adesioni e sono partiti i sopralluoghi delle equipe vaccinali per valutare come e dove”.

Il caos Omicron durante le feste e la necessaria semplificazione burocratica: “Quel che è successo è spiegato dai numeri: abbiamo avuto più di 13mila casi dal 20 dicembre al 15 gennaio, nel resto della pandemia erano stati 20mila in totale i casi in provincia di Siena. Per fortuna la Regione ha disposto l’auto tracciamento per persone con pochi sintomi, si è potuto così chiudere il percorso di isolamento, nonostante sofferenze e intoppi. Adesso i numeri delle guarigioni sono alti, proprio perchè con quel sistema sono gestiti i dati inseriti dalle persone e si può tornare a lavoro”.

Il modello gestionale post Covid per non congestionare le strutture sanitarie: “Il modello dovrà prevedere che ogni ospedale abbia al suo interno un luogo sicuro dove curare patologie infettive. E le Usca sono fondamentali, in caso di pazienti instabili e complessi, lavorano in team, con possibili di diagnostica rapida. Mi auguro che in futuro non si disperdano le competenze acquisite”.



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