La notizia tanto attesa da quasi tre anni per i Comuni di Trequanda e di Pienza, in provincia di Siena, è finalmente arrivata. L’area incriminata tra i due comuni, individuata nel 2020 come possibile deposito di stoccaggio di scorie radioattive e nucleari, è stata eliminata dall’elenco delle zone idonee, contenuto nella Carta Nazionale delle Aree Idonee (Cnai).
La Carta è stata elaborata da Sogin e Isin e individua oggi 51 locazioni possibili in cui non compare più nessun luogo della Toscana. Una notizia a cui plaude il Sindaco di Trequanda Andrea Francini che, dal momento del suo insediamento nel 2021, ha scelto di guidare una rivolta pacifica a tutti i livelli partendo dalle voci dei cittadini e delle associazioni.
“È stata una lotta sinergica fra tutti, anche singoli cittadini, associazioni e Istituzioni per un fine comune – commenta il sindaco di Trequanda Andrea Francini – perché nonostante fosse stata individuato come luogo un sito nel comune di Trequanda, sarebbe stata un prospettiva negativa che avrebbe coinvolto tutto il territorio. Per questo è stato un impegno generale anche di tutti i comuni contermini, sarebbe stata una previsione che non solo avrebbe sconvolto Trequanda ma anche le eccellenze di tutto il territorio”.
Una lotta condotta a quattro mani, insieme al Sindaco di Pienza Manolo Garosi, che ha portato i suoi frutti e da oggi si volta pagina, pensando ai veri valori e prodotti di questa terra tra Val d’Orcia e Valdichiana.
“Sarebbe stato un cambiamento, uno sconvolgimento complessivo – prosegue Francini -, infatti dietro a noi c’era un mondo che remava tutto nella stessa direzione. Anche con Manolo (Garosi, sindaco di Pienza ndr.) e tutti gli altri sindaci dell’area ci siamo sentiti ed è stata una notizia che ha dato sollievo a tutti.”