Contenzioso civile sui derivati, il Comune di Siena ha vinto il primo round ma la battaglia proseguirà in Corte di Appello. Il Tribunale di Siena ha condannato a fine maggio banca MPS a risarcire per 6 milioni e 625mila euro l’amministrazione comunale senese, dopo che il 9 novembre 2023 il giudice aveva dichiarato la nullità del contratto derivato Swap 2005, accertando il diritto dell’Ente alla ripetizione dei flussi corrisposti in esecuzione dell’operazione.
La lite era nata nel 2021 quando il Comune di Siena aveva deciso di ricorrere in via giudiziale ritenendo di aver subito “a fronte del contratto stipulato con MPS, un ingente danno economico come rilevato da perizia tecnico finanziaria della società Finance Active Italia Srl”, danno configurato, tra le altre cose, sempre come affermato dal Comune “dall’applicazione di costi impliciti non previamente comunicati all’Ente da parte dell’intermediario finanziario”. La richiesta iniziale era di 9 milioni.
A seguito della sentenza di primo grado MPS ha proposto appello con contestuale istanza di sospensione sia della sentenza non definitiva sulla nullità del contratto sia della pronuncia sull’entità del risarcimento: se ne discuterá a metà settembre in Corte di Appello. Il 14 agosto la giunta ha deliberato la costituzione a giudizio per difendere le proprie ragioni, col Comune che sarà assistito dallo. Studio legale Associato Cedrini & Zamagni del Foro di Rimini.
