Diamanti Mps: la Questura di Siena sospende autorizzazioni e il rimborso ritarda

Di Redazione | 6 Agosto 2018 alle 12:35

Diamanti Mps: la Questura di Siena sospende autorizzazioni e il rimborso ritarda

Banca Mps rimborso si fa attendere ma non è in dubbio

Risparmiatori e associazioni sono scesi in campo, in questi mesi, per ottenere il rimborso dei capitali investiti in diamanti, in una vicenda che prese il via con un giallo:  la morte del re dei diamanti Claudio Giacobazzi, presidente e ad di Intermarket Diamond Business (Idb), nel mirino dell’Antitrust, assieme alla Diamond Private Investment (Dpi), con l’accusa di pratiche commerciali scorrette. Il Garante guidato da Giovanni Pitruzzella ha inflitto sanzioni per oltre 15 milioni cumulativi ai due intermediari e a quattro istituti di credito con i quali operavano: Unicredit e Banco Bpm (per Idb); Intesa Sanpaolo e Monte dei Paschi (per Dpi). Il caso ha coinvolto 120mila piccoli risparmiatori per oltre 2 miliardi di euro investiti. «La situazione è tale da suggerire, ai clienti che non lo avessero ancora fatto, il ritiro dei diamanti come evidenziato un anno fa”,  aveva sottolineato  Anna D’Antuono, avvocato dell’Aduc (l’associazione per i diritti degli utenti e consumatori). Le banche nel frattempo erano corse ai ripari, tra cui Monte dei Paschi che aveva deciso di seguire la stessa strada di Intesa Sanpaolo ad aprile: “Il Consiglio di Amministrazione ha da tempo deliberato un’iniziativa di ristoro – si legge in una circolare emessa da Mps il 19 aprile scorso – , che prevede l’integrale restituzione dell’importo investito, per tutti coloro che, avendo comprato le pietre dalla suddetta società previa segnalazione da parte della banca. L’effettiva attuazione di tale iniziativa, che contiamo di avviare quanto prima, si concreterà nel perfezionamento di idonea transazione con la banca, che acquisterà le pietre riconsegnate in blister integri, riconoscendo un importo pari quello originariamente pagato a DPI, appena conclusi i necessari accertamenti circa le autorizzazioni amministrative inerenti il riacquisto delle pietre”. Ma nelle ultime settimane sono stati numerosi i rinvii in quanto Banca Mps non è ancora in grado di provvedere al ritiro dei diamanti e al contestuale rimborso del prezzo pagato. La vicenda vede coinvolta anche la Questura di Siena che aveva sospeso temporaneamente il procedimento di autorizzazione ai sensi dell’art 127 del Testo Unico sulla Pubblica Sicurezza che era stato avviato a seguito di specifica richiesta della banca.
Le attività del settore sono infatti disciplinate dagli articoli 126, 127 e 128 del TUILPS in base al quale “devono essere in possesso della licenza di Pubblica sicurezza coloro che commerciano, fabbricano o fanno intermediazione di oggetti preziosi”. La Questura di Siena inizialmente aveva  chiesto chiarimenti al Ministero dell’Interno e, nell’attesa, aveva sospeso i termini del procedimento. In seguito la pratica è andata avanti e attualmente, secondo alcune indiscrezione, ci  sarebbero, però, buone probabilità per una positiva risoluzione della vicenda. Il rimborso, dunque, non è in dubbio.



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