Dimensionamento scolastico, a rischio la Folgòre di San Gimignano e la San Bernardino di Siena

Critico con la decisione del Governo il sindaco di San Gimignano Marrucci: "Chi oggi taglia sulla scuola se ne dovrà prendere la responsabilità domani"

Di Redazione | 6 Dicembre 2023 alle 16:00

E’ da mesi che il dibattito è acceso, adesso però si fa sul serio. E’ entrato nel vivo il dimensionamento scolastico, in vigore a partire dal prossimo anno scolastico 2024/2025, al centro da molti mesi di un duro dibattito. La giunta regionale toscana ha previsto che le nuove regole comporteranno un taglio complessivo di 24 autonomie scolastiche in tre anni.

A Siena il ‘dimensionamento’ può costare la perdita di autonomia (in termini di direzione e personale amministrativo) con conseguente accorpamento di due scuole la Folgòre di San Gimignano con 480 alunni e la San Bernardino a Siena con 593 alunni.

Dopo la recente sentenza della Corte Costituzionale che ha respinto i ricorsi di Toscana, Emilia Romagna e Puglia e la sentenza del Consiglio di Stato che ha confermato il dimensionamento in Campania, il ministero dell’Istruzione non ha quindi fatto passi indietro e difende la decisione attribuendola al calo demografico. Il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara ha infatti inoltre che “quanto è stabilito è una richiesta dall’Europa che non prevede la chiusura di plessi ma solo l’ammodernamento del nostro assetto organizzativo, attraverso l’eliminazione progressiva delle reggenze”. Ma per il sindaco Andrea Marrucci di San Gimignano “la scuola non può essere vista come un costo da tagliare”.

“C’è molta delusione – ha detto a Siena Tv – non si sta parlando di numeri, ma di persone. Il governo ha deciso di andare in questa direzione, con un risparmio a mio avviso irrisorio. Io credo che sia un errore e chi oggi taglia sulla scuola se ne dovrà prendere la responsabilità domani”.

L’assessore all’istruzione del comune di Siena Lorenzo Lorè domani parteciperà a riguardo ad una conferenza zonale senese per l’istruzione con i distretti di zona e la Provincia per definire cosa comporterà questo accorpamento.

A soffrire del calo demografico e quindi di numeri risicati è anche l’Artusi di Chianciano Terme. Secondo il sindaco Andrea Marchetti serve un’occasione di rilancio.

“E’ ormai da tempo che ragioniamo sui numeri dell’Artusi e anche su quelli delle scuole elementari e medie, perchè i ragazzi sono sempre meno e c’è un problema di dirigenza che va e viene e questo non permette una programmazione che possa valorizzare quella che è senza dubbio una nostra eccellenza. Per il nostro istituto alberghiero la necessità è quella di trovare una stabilità”.



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