Disturbi alimentari: il consiglio regionale della Toscana chiede il ripristino del fondo nazionale

Approvata una mozione presentata da consiglieri del Pd e di Iv

Di Redazione | 18 Gennaio 2024 alle 18:45

 Approvata ieri in Consiglio regionale con 24 voti favorevoli (Pd, Italia Viva e Movimento 5 Stelle) una mozione in merito al ripristino urgente del fondo per il contrasto dei disturbi della nutrizione e dell’alimentazione (Dna). L’atto è stato presentata dai consiglieri Stefano Scaramelli (Iv), Marco Niccolai (Pd), Maurizio Sguanci (Iv), Enrico Sostegni (Pd), Elena Rosignoli (Pd), che stamani è intervenuta a “Buongiorno Siena”.

 La mozione impegna la Giunta regionale “a intervenire con urgenza nei confronti del Governo nazionale affinché sia ripristinato il fondo per il contrasto dei disturbi della nutrizione e dell’alimentazione” previsto da una legge del 2021 e non rinnovato dalla recente manovra di bilancio “al fine di garantire nel nostro territorio e in tutto il paese quei servizi ambulatoriali che operano nella diagnosi, cura e assistenza dei pazienti affetti da tale patologia”. Impegna inoltre la Giunta “ad attivarsi nei confronti del Governo affinché sia data completa attuazione alla disposizione che prevede l’individuazione all’interno dei Lea della specifica area dei disturbi della nutrizione e dell’alimentazione” e “a dare piena operatività ai progetti già in essere”.

Elena Rosignoli (Pd) ha ribadito la necessità che queste malattie siano riconosciute come patologie a sé stanti, ricordando l’enorme numero di vittime che si verifica ogni anno e il fatto che ormai vengono coinvolti anche giovani e giovanissimi di sesso maschile e che l’età media di insorgenza dei disturbi alimentari si abbassa sempre di più. “Ci sono pochi posti a livello nazionale dove questi disturbi vengono curati in modo completo ed efficace – ha detto Rosignoli -. Sono problemi da cui si guarisce con le cure adeguate, è importantissimo che i pazienti e le loro famiglie abbiano il supporto che serve loro senza dover affrontare spostamenti impossibili e disagi”.



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