Documentario Rai su Siena, Carapelli (Consorzio Tutela Palio): "I senesi coinvolti negligenti"

Il Consorzio per la Tutela del Palio contro il documentario di Rai 5, scattata la diffida per le immagini utilizzate

Di Veronica Costa | 17 Marzo 2025 alle 18:28

Documentario Rai su Siena, Carapelli (Consorzio Tutela Palio): "I senesi coinvolti negligenti"

“Un viaggio che, attraverso la magia di questa città, invita lo spettatore a riflettere sulla propria esistenza, sospesa tra passato, presente e futuro”, così Rai5 presentava sui propri canali social il documentario “Siena e il senso della vita”, andato in onda domenica 16 marzo. Un filmato che ha però richiamato immediatamente la reazione del Comune di Siena e del Consorzio per la Tutela del Palio che, attraverso una nota congiunta, hanno preso le distanze dalle immagini tramesse su contrade e Palio. Nessuna richiesta di autorizzazione che fa scattare una diffida alla produzione per l’utilizzo improprio del materiale.

“Abbiamo saputo dell’iniziativa venerdì scorso, senza margine per poter intervenire, nessuno ci ha mai avvertito condividendo immagini della trasmissione anticipatamente né siamo stati invitati alla presentazione del documentario”, afferma il presidente del Consorzio per la tutela del Palio Antonio Carapelli. Il titolo faceva intendere i contenuti che poi si ritrovano nel filmato relativi alla città, ma per le immagini su le contrade non c’è niente di rappresentativo. È stato usato materiale che non è neanche della Rai. Sono dieci minuti solo di corsa e soprattutto cadute di cavalli, c’è poco della tradizione del Palio“.

Tra gli attori coinvolti nel documentario anche senesi, a cui il Consorzio si rivolge direttamente affinché si porti avanti con convinzione e condivisione la tutela delle tradizioni.

Il problema principale sta anche nei senesi coinvolti nelle interviste. Il Consorzio si adopera per consigliare e regolamentare iniziative di questo tipo e c’è amarezza che persone di Siena non ci abbiano avvertito. Forse non erano a conoscenza dell’intero girato, ma immagino che qualcuno avrà aiutato la produzione nel trovare a Siena i contatti giusti, ci aspettavamo quindi una chiamata al Consorzio o al Comune. Chiediamo maggiore collaborazione non solo alla Rai o ad altre emittenti, ma soprattutto ai senesi che in questa circostanza sono stati negligenti”.



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