Doll Therapy, istituto Caselli di Siena pioniere in Italia del progetto per la terapia che cura l'Alzheimer

Al Caselli torna il progetto della Doll Therapy, l'utilizzo della bambola di pezza curativa per i disturbi legati all'Alzheimer. Un tipo di formazione molto efficace su cui l'Istituto ha creduto per primo in Italia a partire già dal 2022

Di Lorenzo Agnelli | 9 Marzo 2024 alle 13:30

Il progetto della Doll Therapy torna all’Istituto Caselli di Siena. L’Istituto senese è stato il primo ad attivare un corso di formazione ad hoc su questa particolare quanto efficace terapia che riduce i disturbi psicologici, sociali e comportamentali principalmente nei malati di Alzheimer. Un progetto a cui ha creduto fermamente, sin dal primo momento, il professore di psicologia Giacomo Vigni che ha sposato l’iniziativa e che permette ogni anno agli studenti dell’ultimo anno dell’indirizzo socio-sanitario di conoscere, studiare e abbracciare questo metodo scientifico innovativo e benefico.

“Sono molto felice perché i ragazzi rispondono bene – spiega a Siena Tv il professore di psicologia dell’Istituto G. Caselli Giacomo Vigni -, la Doll Therapy non è molto conosciuta laddove c’è demenza, ma è una risorsa importantissima perché ne traggono beneficio coloro che hanno l’Alzheimer o una demenza senile, ma anche i familiari e gli operatori delle strutture che si prendono cura di loro. Questo momento è bello perché anche gli studenti degli scorsi anni ci confermano l’utilità del corso. per esempio è tornata una nostra ex studentessa, che adesso fa la OSS in una RSA, e ha detto che ha potuto mettere in pratica quello che aveva appreso all’interno della nostra scuola. Quindi essere una scuola capofila di un progetto così importante per la nostra società, lo trovo bellissimo; la maggior parte dei ragazzi mostra interesse e curiosità perché la bambola l’abbiamo sempre vista come uno strumento di gioco, questo invece è un presidio medico riconosciuto dal Ministero della Salute, quindi ha quel qualcosa in più che ci fa pensare a un beneficio psicologico anche laddove c’è una gravità”.

A fare da colonna portante al progetto a Siena è l’Associazione A Piccoli Passi che quotidianamente opera, un passo alla volta, verso la sensibilizzazione delle persone sul tema dell’Alzheimer facendo conoscere le terapie non farmacologiche ad esso collegato, come la Doll Therapy. Per questo l’Associazione che ha ideato e creato il progetto, ha voluto coinvolgere l’Istituto Caselli con lo spirito anche di poter formare gli operatori sanitari del futuro.

“È importante soprattutto per fare informazioni e per fare conoscere questa terapia – aggiunge Luca Ciani, presidente dell’Associazione A Piccoli Passi –. È già il terzo anno in cui vengono formati gli studenti dell’Istituto Casellli che poi, una volta usciti con il diploma da OSS, possono tranquillamente andare a lavorare nelle RSA, ma soprattutto portare questo messaggio che la Doll Therapy, la terapia della bambola, che è anche un presidio medico, che come Associazione e come Caselli ci possiamo vantare di aver portato in Italia all’interno delle scuole. Per noi è fondamentale che questi ragazzi escano dall’Istituto per cominciare il percorso lavorativo con questo attestato, che è una possibilità in più per poter lavorare e soprattutto applicare questa terapia fondamentale tra le terapia non farmacologiche”.

 

Lorenzo Agnelli

Giornalista pubblicista iscritto all'ordine dal 2020. Esperienza nel ruolo prima come corrispondente locale dalla Val d'Orcia e poi all’interno della redazione di Radio Siena Tv. Prendere parte alle discussioni e conoscere a fondo i fatti sono stati i fattori scatenanti della sua personale passione verso il giornalismo, concentrandosi principalmente sui fatti di cronaca che riguardano la collettività, come la politica e le sue incoerenze, materie da spiegare e rendere accessibili a tutti. Ama la città in cui lavora, Siena, e la sua terra, la Val d’Orcia, luogo capace di offrire bellezza paesaggistica ma anche umana, difficile da spiegare, ma che non si stanca mai di raccontare.



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