“Ho collaborato con le forze dell’ordine per farli arrestare, ma prima ho provato di tutto per portarli sulla buona strada. Mi dispiace l’aria giustizialista su di me, siamo vittime di un sistema di accoglienza insufficiente e fallimentare”
Un Don Doriano Carraro affranto e mortificato quello che commenta a Siena Tv l’arresto dei tre cittadini albanesi da lui ospitati nella casa parrocchiale, autori della brutale rapina a danno dei coniugi Bonelli. (LEGGI QUI: https://www.radiosienatv.it/catturati-rapinatori-monteriggioni-3-albanesi-ospiti-del-parroco/). Un crimine violento, definito “vile e perfido” dal procuratore capo della Repubblica di Siena, Salvatore Vitello, e che tradisce la fiducia in primis del parroco e poi della comunità del borgo che aveva accolto i tre (uno è minorenne). E non potrebbe essere altrimenti: i soggetti conoscevano bene gli anziani che sono andati di notte a malmenare e rapinare, avendo svolto nella loro casa alcune ore di volontariato.
“Sono prostrato – ha detto Don Doriano- Non mi aspettavo questo tradimento. Tutto è precipitato in poco tempo. Nonostante tutti i richiami, le raccomandazioni, l’insistere per la formazione sono riusciti a fare una cosa incredibile. Meglio che siano stati fermati subito all’inizio di un percorso delinquenziale. Io ho sempre collaborato con le Forze dell’Ordine che erano già allertate per alcuni comportamenti anomali e per frequentazioni sospette. Io stesso avevo capito subito che erano stati loro a fare l’aggressione ai due carissimi mie parrocchiani anziani che già conoscevano. Dunque ho aiutato le Forze dell’Ordine ad arrestarli – racconta – Mi dispiace l’aria giustizialista verso la mia persona. Giustizia si ma non giustizialismo. Anche Gesù è stato tradito non solo da Giuda ma anche da Pietro – ha sottolineato – Sotto la pressione giustizialista è facile fare i Pilato. Sono tremendamente solo ad affrontare i bisogni del territorio con la mia vita e i pochi mezzi che ho. Invoco aiuto e spazi per dare risposte alla marginalità di tante persone immigrate, vittime loro stesse di un sistema di accoglienza insufficiente e fallimentare. Comunque questi ragazzi albanesi erano in ospitalità caritativa ben distinta da quella convenzionata con la Prefettura. Pregate per me e per questi ragazzi che si sono messi su una brutta strada” conclude.
Claudio Coli