Si avvicina a punto di svolta l’indagine sulla morte di Julia, la 33enne cuoca colombiana uccisa da un colpo di fucile alla testa partito dall’arma maneggiata dall’ex compagno 26enne, lo scorso 10 agosto in strada del Villino a Siena. Nella giornata di ieri sono state infatti depositate le due importanti perizie disposte per fare luce sull’accaduto, quella balistica e medico legale.
La prima in particolare ha ricostruito la dinamica dello sparo, traiettoria e inclinazione del colpo, analizzando anche le tracce di polvere da sparo finite sugli indumenti. Gli esiti sono ora in mano al pm Niccolò Ludovici che presto chiuderà l’inchiesta determinando se si è trattato di un femminicidio, come ipotizzato, o di un tragico incidente, la tesi dell’indagato che si trova ristretto al carcere di Siena.
Sono state inoltre scandagliate le chat dei telefoni per ricostruire i rapporti tra i due, visto che la donna aveva confidato a colleghe di lavoro di aver subito maltrattamenti, c’è infine la questione della detenzione illecita del fucile, per cui è sotto indagine un altro soggetto, estraneo al fatto di sangue.