Nessun nuovo spunto ieri dall’ interrogatorio in carcere del 26enne ex fidanzato di Giulia, la cuoca colombiana uccisa da un colpo di fucile maneggiato dal sudamericano nella casa in strada del Villino, lo scorso 10 agosto.
Il ragazzo, detenuto per la detenzione illecita del fucile e indagato per omicidio doloso, è stato incontrato in carcere dal pm Niccolò Ludovici, titolare del fascicolo di indagine, ma si è avvalso della facoltà di non rispondere alle domande che intendeva porgli il magistrato.
Che ora attende gli ultimi risultati dei vari esami, tra cui l’attesa prova balistica sull’arma del Ris di Roma, per chiudere il cerchio e stabilire se quel giorno c’è stato un femminicidio o un tragico incidente, come sostiene l’indagato.
Ieri inoltre è andato in scena un corteo contro la violenza sulle donne, nel ricordo di Giulia, organizzato dalla comunità colombiana, associazione “non una di meno” e frog. La sfilata è partita da Piazza Tolomei con uno striscione che recitava “per Julia per tutti”, e nel tragitto fino a Pantaneto c’è chi ha pensato bene di tirare da una finestra una secchiata d’acqua al corteo. Un episodio spiacevole che non fa onore a Siena ma non ha fermato certo le manifestanti e la loro voglia di giustizia.