Questa mattina la Procura di Siena ha concesso il nullaosta per la restituzione della salma di Yuleisi Ana Manyoma Casanova, “Giulia”, la 33enne colombiana uccisa il 10 agosto nella casa di strada del Villina da un colpo di fucile calibro 16, in circostanze ancora in fase di accertamento. Il nullaosta per la sepoltura o cremazione è stato dato dal pm Niccolò Ludovici che coordina le indagini condotte dalla Squadra Mobile di Siena, al termine della due giorni di accertamenti nell’abitazione eseguiti da Squadra Mobile di Siena e Polizia Scientifica di Siena, Firenze e Roma, nel corso dei quali è stata fatta una ricostruzione ambientale 3D con laser scanner delle stanze e una ricerca di tracce e impronte con luci forensi performanti.
Adesso la famiglia – rappresentata dagli avvocati Michele Bellandi e Vincenzo Di Benedetto – potrà organizzare il funerale e l’ultimo saluto alla giovane colombiana che lascia una figlia di 9 anni. Resta in custodia cautelare in carcere il compagno 26enne, indagato per l’omicidio doloso aggravato di Giulia e messo in manette per la detenzione illegale dell’arma da fuoco. Le indagini proseguiranno con esami di natura irripetibile e si attendono i vari riscontri di Scientifica e perizie balistiche per stabilire se si è trattato di un femminicidio o di una tragica fatalità, come assicura l’indagato, difeso invece dagli avvocati Alessandro Betti e Leandro Parodi.