Si è svolta oggi l’autopsia sulla salma della 33enne colombiana uccisa da un colpo di fucile calibro 16 nella casa in strada del Villino lo scorso sabato. Conferito l’incarico al prof. Mario Gabrielli della medicina legale di Siena, sono iniziate oggi le operazioni autoptiche e anche delle verifiche su alcune abrasioni sulle mani (forse in conseguenza dello sparo) del 26enne colombiano compagno della donna deceduta, per cui si ipotizza l’omicidio doloso aggravato.
I risultati dell’esame, insieme a quelli tecnico balistici affidati nella stessa giornata di oggi ai Carabinieri del Ris, definiranno meglio il quadro di quanto successo e aiuteranno a ricostruire la dinamica dello sparo fatale, se si è trattato di un femminicidio o di una tragedia accidentale. Le verifiche tecniche al via nei prossimi giorni, con il sopralluogo nella casa teatro del dramma.
Intanto domattina si terrà la convalida dell’arresto per il 26enne, messo in manette per la detenzione illegale dell’arma da fuoco e indagato anche per maltrattamenti e detenzione di droghe leggere. L’uomo ribadisce la sua innocenza, e assicura si sia trattato di una tragica fatalità. A difenderlo ci sono gli avvocati Parodi e Betti, che hanno nominato il loro consulente per l’autopsia e il perito di parte per gli esami balistici, Paride Minervini.
