Femminicidio o tragica fatalità? Un altro fronte nell’indagine sulla tragica morte di Yuleisi Ana Manyoma Casanova, da tutti conosciuta come “Giulia”, la cuoca colombiana di 33 anni uccisa il 10 agosto a Siena da un colpo di fucile alla testa sparato dall’arma maneggiata dal compagno di 26 anni, finito in carcere.
Questa mattina presso la Procura di Siena è stato conferito al perito informatico della Procura dell’incarico per la copia forense dei cellulari di vittima e indagato, per scandagliare chat e altri materiali e ricostruire i rapporti intercorsi nella coppia. Il 26enne, recluso per la detenzione illecita dell’arma, oltre che per l’omicidio doloso è indagato anche per maltrattamenti. E la giovane sudamericana avrebbe confidato a colleghe e amiche di aver subito delle violenze. Le operazioni di copia forense partiranno ad inizio della prossima settimana.
Proseguirà poi il lavoro del Ris di Roma, che dopo aver raccolto il materiale nel sopralluogo in strada del Villino e dato il via agli esami strumentali su impronte digitali, reperti biologici e residui dello sparo, per arrivare alla ricostruzione balistica di quanto accaduto, nelle prossime settimane eseguirà l’esame balistico sul fucile calibro 16 che ha sparato il colpo fatale, per determinare traiettoria e inclinazione del colpo.