Rappuoli, per l’Università di Würzburg, è “tra gli scienziati leader a livello mondiale nel campo della biologia delle infezioni e dello sviluppo di vaccini”
L’Università di Würzburg, in Baviera, ha reso omaggio alle straordinarie conquiste scientifiche del Prof. Rino Rappuoli, Chief Scientist GSK Vaccines, conferendogli il prestigioso Dottorato ad honorem. La cerimonia si è tenuta venerdì 31 gennaio presso la Facoltà di Biologia, dove Rappuoli ha ricevuto l’onorificenza dalle mani del rettore dell’ateneo, Alfred Forchel, e del preside di Facoltà, Charlotte Förster. Il riconoscimento premia la prolifica carriera di Rappuoli, che per l’Università di Würzburg è “tra gli scienziati leader a livello mondiale nel campo della biologia delle infezioni e dello sviluppo di vaccini”.
Dopo un 2019 ricco di premi e riconoscimenti – ultimo in ordine di tempo il celebre Robert Koch Award dedicato ai fautori delle più importanti scoperte in ambito medico-scientifico a livello mondiale – anche il 2020 inizia con un tributo allo scienziato toscano e al carattere innovativo della sua ricerca sui vaccini. Il Prof. Rappuoli è stato il “padre” di innumerevoli scoperte nel campo della vaccinologia, una tra tutte la reverse vaccinology, sviluppata alla fine degli anni novanta e chiave del successo per la scoperta del primo vaccino al mondo contro il meningococco B.
Nel corso della cerimonia, Rappuoli ha tenuto una lezione sull’evoluzione del ruolo dei vaccini nel ventunesimo secolo: un excursus tra tecnologie innovative, che hanno rivoluzionato il modello di sviluppo dei vaccini, e nuove aree di ricerca, a partire da quella terapeutica. “Sono orgoglioso e onorato di questo riconoscimento – ha commentato Rappuoli – che premia la passione di una vita spesa nella ricerca scientifica, cercando di essere sempre un passo avanti. Oggi abbiamo difronte nuove sfide, dall’antimicrobico resistenza alla cura di patologie che adesso possiamo affrontare. I vaccini hanno un grandissimo potenziale ancora da esplorare”. “Condivido idealmente questo Dottorato ad honorem – ha concluso lo scienziato – con tutti i collaboratori del gruppo di Ricerca e Sviluppo GSK di Siena, che hanno reso possibile la scoperta di tanti vaccini salvavita, e con tutti i colleghi di Rosia che ogni giorno lavorano per renderli disponibili nel mondo”.