Comune di Monteriggioni, Associazione Amici del Castello, Monteriggioni AD 1213 proseguono a proporre l’iniziativa ormai consolidata delle Osterie Letterarie.
Al Castello, sabato 18 febbraio, ore 17,30, in Sala Dante Alighieri, sarà ospite Duccio Balestracci che, dialogo con Luca Betti, presenterà il suo ultimo lavoro, del 2022, per Editori Laterza: Il Duca. Vita avventurosa e grandi imprese di Federico da Montefeltro.
La sala in cui avverrà la presentazione permette di ospitare un pubblico di 47 persone; si consiglia di prenotare per tempo scrivendo a: [email protected]. Al termine i presenti si sposteranno nelle sale del contiguo Pit Stop 17 Cocktail Bar di Luigi Cagnazzo in Via 1° Maggio 25, dove sarà possibile prendere un aperitivo e farsi autografare la copia.
Duccio Balestracci non ha bisogno di presentazioni in ambito senese o in prospettiva nazionale e internazionale. Storico di vaglia, già professore ordinario di Storia medievale e Civiltà medievali all’Università degli Studi di Siena, appartiene a quella tipologia di ricercatori, rara, che sa comunicare al grande pubblico conquistandolo. È capace di trasmette contenuti complessi in linguaggio semplice a tutti e per tutti; istrionico, dotato di grande eloquio, conquista e al tempo stesso diverte nelle sue apparizioni pubbliche.
Un esempio tratto dal suo profilo Facebook (in cui si definisce “anziano disutile”) di come presenta il suo libro: «Se è vero che anche i ricchi piangono, è altrettanto vero che anche i potenti amano (e amavano). L’amore poteva essere vero e impetuoso, o solo pro-forma e con una sostanza politica. Lo sapevate che il Duca di Montefeltro era innamorato perso della sua giovanissima seconda moglie? E che per Marietta Strozzi, una notte di San Valentino piena di neve, nel 1464, fu organizzata una giostra d’amore che d’amore non aveva niente? E lo sapevate che la prima “valentina” (quella letterina che non riceve mai Charlie Brown) di cui si abbia notizia l’ha scritta nella prigione di Londra un prigioniero di guerra dopo la battaglia di Azincourt del 1415? ».
Dunque un grande appuntamento quello a Monteriggioni in cui si parlerà del duca di Urbino, l’uomo dalla faccia dimezzata, da quando, nemmeno trentenne, un occhio e la radice del naso li aveva perduti per un colpo di lancia ricevuto durante una giostra. Nella storia del Rinascimento italiano è il più stimato e strapagato condottiero, circondato dalla fama di non aver perso (quasi) mai una battaglia. Intelligente, coltissimo, ottimo stratega, bravo statista, abile diplomatico, scaltro (ma sempre elegante) curatore dei propri interessi, assieme al suo grande amore, la giovanissima e affascinante seconda moglie Battista Sforza, Federico riuscì a trasformare la corte del Montefeltro in uno dei centri della cultura e della politica italiane.