Gran finale per l’edizione 2022 del Festival di Radicondoli con due attese prime nazionali che vedono in scena alcuni dei protagonisti più apprezzati del panorama teatrale nazionale. Si inizia il 29 luglio con Lou e Rainer. La cura di un poeta, liberamente tratto dal carteggio tra Rainer Maria Rilke e Lou Andreas-Salomécon Nicola Russo e Elena Russo Arman, regia dello stesso Nicola Russo. Il carteggio tra Rainer Maria Rilke e Lou Andreas Salomé si pone come una delle corrispondenze più intense del secolo scorso. In questo reading-concerto, si compiono libere incursioni nelle lettere e nelle fotografie che ritraggono il grande poeta e la scrittrice-psicanalista per indagare il senso dello spazio epistolare, uno spazio astratto ed emozionale che altro non è se non l’incontro di due anime, lo spettacolo è appunto in Prima nazionale. A seguire Memorie del sottosuolo da Fëdor Dostoevskijcon Paolo Oricco, regia e adattamento drammaturgico Marco Isidori.
Qui la “parola” di Dostoevskij è talmente impregnata di un concentrato dell’umano travaglio, da far suonar netto aldilà di ogni ambiguità ideologica o storica, in un vortice poetico di ritrattazioni specificamente teatrali, espanse, dichiarate.
Il 30 luglio Palazzo Bizzarrini ospita la XIII edizione del Premio Radicondoli per il teatro, che quest’anno premia la sezione maestri e la sezione giovani critici. Da alcune edizioni si è aggiunto un ulteriore premio per il particolare uso di nuove tecnologie, nel nome di Walter Ferrara, personalità di grande cultura con un’attività che si è esplicata nel teatro e anche nel campo del cinema, della fotografia e nuove tecnologie. La giuria composta da Valeria Ottolenghi, Rossella Battisti, Enrico Marcotti, Sandro Avanzo, Claudia Cannella e per la parte organizzativa da Elena Lamberti, comunicherà al più presto i vincitori.
Nella stessa giornata saranno in scena Cuòre: sostantivo maschile di Angela Di maso, con la regia di Alvia Reale e con Alvia Reale e Daniela Giovannetti. Un dialogo pubblico sul Teatro, sulla morte, sulla nostra vita, andando senza pudore in luoghi della propria memoria e della propria intimità, nel tentativo di trasformare la propria vita in qualcosa di collettivo.
E poi l’atteso debutto di Grazie per la squisita prova – un discorso sul Teatro con Enzo Vetrano e Stefano Randisi. La storica coppia teatrale, a cui il festival dedica quest’anno un focus, è cuore pulsante di una tradizione teatrale antichissima e contemporanea, e qui si racconta l’incontro con Nicola Borghesi, regista trentacinquenne, nei corridoi dei teatri che comunemente frequentano. Tra loro scatta una strana, ineffabile scintilla, che ha a che fare con una forma di amore per il teatro che non sanno bene definire, ma che sentono comune. Le loro vite teatrali sono lontane anni luce, appartengono a mondi incomparabili, eppure hanno molte cose da dirsi.
31 luglio si prosegue con It’s app to youdi e con Andrea Delfino, Paola Giannini, Leonardo Manzan, con la regia di Leonardo Manzan
Uno spettacolo interlocutorio che ci pone importanti interrogativi. L’uomo è padrone delle proprie scelte? Quando diciamo sì, anziché no, lo abbiamo detto noi o qualcuno lo ha detto al posto nostro? Qual è il limite della nostra libertà? Ne deriva un’indagine, non soltanto sul rapporto dell’uomo con la tecnologia, ma soprattutto sul rapporto che l’uomo ha con se stesso di fronte alla tecnologia.
Di seguito il secondo spettacolo del focus su Vetrano e Randisi con Due stupidi sublimi
Un viaggio surreale che, da un’isola così deserta da rivelarsi infine mancante perfino di se stessa, conduce a un’architettura di deliziose, necessarie assurdità. Non appena i due si riconoscono e cercano di stabilire un rapporto le loro discussioni e i loro litigi si addentrano nel labirinto della nostra quotidiana confusione esistenziale, mentre volano sul tutto i gabbiani della poesia: si confrontano nel duello onomatopeico di un’incalzante partita a ping-pong, o si ritrovano, esecutori di un concerto per sole voci, dentro un immaginario armadio a muro, scandagliano la psiche umana partendo dall’avversione per la pioggia, evocano una mitica messinscena di Giorni felici.
Il programma si chiude il1 agosto con il Concerto Lune et soleil a Belforte, in cui Francesca Perissinotto e Lourival Silvestre suonano il meglio della musica brasiliana, interpretando una musica ricca di colori.Gran finale in piazza della collegiata ore 21,15
Destinazione sud, proiezione di documentari d’autore.
Programma:
29 luglio
Scuderie ore 19
Lou e Rainer
La cura di un poeta
liberamente tratto dal carteggio tra Rainer Maria Rilke e Lou Andreas-Salomé
con Nicola Russo e Elena Russo Arman
musiche Alessandra Novaga
regia Nicola Russo
Prima nazionale
Pieve vecchia della Madonna ore 21,15
Memorie del sottosuolo
da FëdorDostoevskij
con Paolo Oricco
regia e adattamento drammaturgico Marco Isidori
30 luglio
Palazzo Bizzarrini ore 16
Premio Radicondoli per il teatro
Scuderie ore 19
Cuòre: sostantivo maschile
Di Angela Di maso
Regia Alvia Reale
Con Alvia Reale e Daniela Giovannetti
Teatro dei Risorti ore 21,30
Enzo Vetrano e Stefano Randisi
Grazie per la squisita prova – un discorso sul Teatro
Prima nazionale
31 luglio
Teatro dei risorti 19,15
It’s app to you
di e con Andrea Delfino, Paola Giannini, Leonardo Manzan
regia Leonardo Manzan
Pieve vecchia della Madonna ore 21,15
Due stupidi sublimi
1 agosto
Belforte ore 19,15
Concerto Lune et soleil
Piazza della collegiata ore 21,15
Destinazione sud
documentari d’autore
Info biglietti: Info e biglietti: www.radicondoliarte.org
Ufficio stampa Giulia Calligaro 349.6095623