“Adesso sono libera”. È arrivata a Siena per studiare Mona, attivista iraniana, dopo una complessa battaglia diplomatica risolta grazie all’inerzia dell’Università di Siena e del professore Federico Lenzerini, delegato alle studentesse/studenti e ricercatrici /ricercatori provenienti da aree di crisi e referente del progetto “Just Peace”. “L’arrivo di Mona in Italia è stato il frutto di un’intensa attività diplomatica e degli sforzi congiunti di numerose persone, sia interne che esterne all’Università degli Studi di Siena, che desideriamo ringraziare sentitamente – ha spiegato Lenzerini – . Abbiamo incontrato grosse difficoltà e forti resistenze, anche da parte di entità da cui ci saremmo attesi un approccio decisamente diverso. Purtroppo ci siamo resi conto che il sentimento di solidarietà nei confronti di chi rischia la vita è spesso soffocato da interessi politici ed economici. Ma abbiamo anche dimostrato che, con l’impegno, la dedizione e la perseveranza, senza arrenderci di fronte alle difficoltà, anche quando appaiono difficilmente sormontabili, si possono raggiungere risultati importanti. Nell’ambito dello sportello Just Peace, e con l’aiuto dell’intera comunità accademica, ci proponiamo di rinnovare costantemente il nostro impegno per far sì che quello di Mona non rimanga un caso isolato”.
In Turchia Mona è stata arrestata per aver partecipato a dimostrazioni nella città di Bursa, durante le quali ha pubblicamente esposto il suo pensiero sulle gravi violazioni dei diritti delle donne, una volta libera è rimasta sotto sorveglianza e stava rischiando di essere rimpatriata in Iran dove per il suo attivismo è considerata una minaccia per la sicurezza pubblica, ma per fortuna l’Università è riuscita a portare Mona in ltalia. “Conoscerete tutti la situazione che esiste nel mio paese in Iran soprattutto nei confronti delle donne– ha affermato la studentessa attivista-, negli ultimi tempi diverse persone innocenti sono state uccise per ottenere qualcosa che dovrebbe essere basilare come la nostra libertà. Adesso sono felice perché sono libera. Non mi sarei mai immaginata di poter camminare liberamente senza guardie intorno e senza aver incubi di essere rimandata in Iran con un destino segnato. La situazione delle carceri non è delle migliori, si entra stando bene si esce con malattie fisiche e mentali. Nessuno si interessa del destino di queste persone soprattutto se sono straniere. Sebbene la Turchia cerchi di entrare nell’Unione Europea ciò non dovrebbe essere permesso fino a quando non sarà migliorata la situazione dei diritti umani”. Mona è, dunque, felice di essere finalmente libera di iniziare Economics e management, corso di laurea in lingua inglese. La studentessa è da poco alloggiata presso un appartamento messo a disposizione dall’Associazione Cor Magis Siena, con cui l’Ateneo ha instaurato una collaborazione duratura. All’interno dell’alloggio vivranno sia Mona che una studentessa rifugiata di nazionalità congolese.
Anche il Rettore Roberto Di Pietra ha voluto esprimere personalmente alla neo studentessa la vicinanza della comunità accademica “Mi congratulo per la positiva soluzione della vicenda che, grazie all’impegnò di tanti ha permesso di portare Mona in Italia. Alla studentessa auguro di proseguire negli studi e accrescere qui con noi il suo bagaglio di conoscenze. Un ringraziamento particolare al professor Lenzerini e allo staff delle sportello Just Peace per l’impegno profuso. Ringraziamento che estendo all’Associazione Cor Magis Siena per il sostegno. La formazione rappresenta una delle leve che contribuiscono alla libera manifestazione del pensiero ed alla crescita personale”.
L’Università di Siena, attraverso lo “sportello Just Peace”, aderisce al network CRUI RUniPace e al Manifesto per I’Università inclusiva, promosso da UNHCR, per favorire l’accesso dei rifugiati all’istruzione universitaria e promuovere l’integrazione sociale e la partecipazione attiva alla vita accademica. L’Associazione Cor Magis, attiva a Siena, fa capo ad un’iniziativa che si prefigge di fornire assistenza ai migranti in stato di bisogno per un tempo utile ad avviare la loro integrazione e a garantirne il raggiungimento del autonomia economica e sociale. A seguito di un accordo stipulato con l’ Università degli Studi di Siena, quest’ ultima identifica le persone che godranno del’ assistenza da parte dell’Associazione.